FRANCO
. Nome di varie monete, specialmente francesi. Il primo franco fu coniato sotto Giovanni II il Buono (5 dicembre 1360): era una moneta d'oro che portava nel recto l'effigie del re a cavallo con la spada in pugno e l'iscrizione IOHANNES: DEI: GRACIA: FRANCORV: REX, nel verso la croce gigliata e l'iscrizione XPC. VINCIT. XPC. REGNAT. XPC. IMPERAT. Fu chiamato franc à cheval allorché Carlo V (5 maggio 1365) fece coniare un altro franco, in cui il re era rappresentato in piedi, e che fu chiamato franc à pied. Dopo Carlo VI non si coniarono altri franchi, ma la denominazione restò come frequente sinonimo di livre, e in generale a indicare un valore di 20 sols. Fu dato poi il nome di franchi anche a monete d'argento da 20 sols, emesse sotto Enrico III (31 maggio 1575). Allora vennero coniati anche dei mezzi franchi e dei quarti di franco. Dei franchi furono coniati poi sotto Enrico IV e Luigi XIII, e la moneta divenne unità di misura con la Rivoluzione francese, allorché fu adottato il sistema metrico decimale. Il franco fu allora diviso in 10 decimi, e il decimo in 10 centesimi: era una moneta d'argento del peso di grammi 5, di cui gr. 4,50 d'argento fino.
Nel 1803, ristabilita la coniazione delle monete auree, furono messi in circolazione pezzi d'oro da 20 e da 40 franchi. Nel 1809 si coniarono monete d'argento da franchi 2, 1, 1/2 e 1/4; nel 1845 da 25 e da 50 centesimi; nel 1848 da 20 centesimi. Nel 1852 si coniò una moneta aurea da 100 franchi, nel 1855 una da 50. Il 23 dicembre 1865 si costituì l'Unione monetaria latina, e il sistema francese fu adottato da varie nazioni (v. dinar; dramma; leu; lira, ecc.). Il titolo delle monete argentee, ch'era di 900/1000, fu abbassato a 835/1000 nel 1866, per le monete da franchi 2, 1, 0,50 e 0,25. Dal 1879 fu considerato unità monetaria il franco oro (gr. 0,3225 di oro fino).
Le vicende della guerra 1914-18, e dell'immediato dopoguerra, causarono la svalutazione del franco francese sino a circa 1/5 della parità aurea; fu quindi decisa (legge 25 giugno 1928) la stabilizzazione, che avvenne ponendo come base un franco d'oro, a 900/1000, con gr. 0,290322 di oro fino. Su tale base furono coniate le nuove monete d'argento, e regolata la circolazione cartacea.
Circolano attualmente in Francia monete d'oro da 100 franchi, monete d'argento da 20 e da 10 franchi, monete di bronzo-alluminio, di nichel o di bronzo per i valori minori (franchi 5, 2, 1; spezzati da 0,50, 0,25, 0,10, 0,05).
Il franco belga, adottato a somiglianza di quello francese, fu stabilizzato con disposizione del 25 ottobre 1926, sulla base di 100 franchi belgi per 14,42 franchi-oro. Per le quotazioni internazionali è stato adottato come unità il belga, che vale 5 franchi e, in valuta aurea, contiene gr. 0,209211 di oro fino.
Il franco svizzero, d'argento, al titolo di 825/1000, non è stato modificato dopo il 1865.
Bibl.: E. Martinori, La moneta, Roma 1915, pp. 172-73; sulle vicende del franco francese nel periodo della guerra e del dopoguerra, v. E. Lansing Dulles, The French franc 1914-28, New York 1929.