PARENTI, Franco
Attore italiano, nato a Milano il 7 dicembre 1921; diplomatosi nel 1940 all'Accademia Filodrammatica di Milano, nello stesso anno esordì nella compagnia Merlini-Cialente, entrando nel contempo in fertile rapporto culturale con P. Grassi, col quale diede vita a un teatro d'avanguardia (il gruppo di ricerca Palcoscenico), la cui attività venne interrotta dalla guerra. Dopo una dura esperienza in un campo di concentramento nazista, riprese contatto con Grassi e con la sua scuola di recitazione, e quindi col Piccolo Teatro di Milano, del quale fu per molti anni uno dei più interessanti e originali interpreti: memorabile è il suo Brighella nel goldoniano Arlecchino servo di due padroni (di minore importanza fu una sua parentesi nella compagnia Maltagliati-Randone). Collaborò con D. Fo in Sette giorni a Milano di Spiller e Carosso, e ne Il dito nell'occhio e ne I sani da legare con Fo e G. Durano. Si è imposto con La moscheta di Ruzzante e con La resistibile ascesa di Arturo Ui di Brecht. Artista di notevole impegno ideologico oltre che professionale, nel 1972 ha fondato al Salone Pier Lombardo di Milano un collettivo teatrale, che ha eseguito, tra l'altro, l'Ambleto, il Macbetto e l'Edipus, la "trilogia" di G. Testori; testi classici e opere di tradizione popolare, di recente l'Ivanov di Cechov sotto il titolo Ivanov, Ivanov, Ivanov (novembre 1978).