MOMIGLIANO, Franco
Economista, nato a Torino il 15 novembre 1916, morto a Milano il 28 settembre 1988. Laureatosi in giurisprudenza con L. Einaudi all'università di Torino nel 1938, dopo aver preso parte attiva alla guerra di liberazione, seguì Einaudi alla Banca d'Italia. Nel 1947 si spostò a Ivrea per lavorare con A. Olivetti. Tra il 1947 e il 1979 svolse attività di dirigenza e di studi economici all'Olivetti, dove fu per 12 anni direttore del settore studi economici e programmazione aziendale. In quegli anni fece parte della redazione delle riviste Ragionamenti e Passato e Presente. Dal 1970 al 1988 insegnò presso l'università di Torino, prima come incaricato (1970-79) e poi come titolare della cattedra di Economia e Politica industriale. D'ispirazione socialista, sin dalla prima esperienza del governo di centrosinistra negli anni Sessanta, e per oltre un ventennio, ha collaborato a numerose commissioni ministeriali sulla programmazione, sul controllo dei prezzi e sulla legislazione di politica industriale.
Considerato il padre fondatore dell'economia industriale in Italia, M. è autore del primo e più noto manuale della materia: Economia industriale e teoria dell'impresa (1975). Tratto distintivo della sua opera è il tentativo di fondere il rigore delle analisi accademiche con l'esperienza d'impresa e con la sfera delle decisioni pubbliche; nella sua analisi viene sempre sottolineato il ruolo svolto dalla grande impresa nel determinare le modifiche sociali e strutturali nelle economie moderne.
Tra gli altri suoi scritti da ricordare: Sindacati, progresso tecnico, programmazione economica (1966); i contributi all'economia dell'innovazione (Tecnologia e organizzazione industriale internazionale, in collaborazione con G. Dosi, 1983); e quelli all'analisi del cambiamento strutturale: Note in tema di terziarizzazione e deindustrializzazione, in Moneta e Credito (1982), e Specializzazione internazionale, tecnologie e caratteristiche dell'offerta, ibid. (1984), entrambi in collaborazione con D. Siniscalco.