Scrittore italiano (Ascoli Piceno 1916 - Genova 1978); noto anche con lo pseudonimo di Franco Monterosso, è stato una delle voci più alte della poesia neorealista, con le raccolte Fisarmonica rossa (1945), La terra occupata (1946), Ubbidiamo alla terra (1949). A questo Canzoniere di libertà, come poi si intitoleranno complessivamente (1953) le poesie dell'indignazione civile e dell'esaltazione epica della Resistenza, seguì la tempestiva resipiscenza dei Versi copernicani (1957), con l'uscita di M. dal PCI dopo i fatti d'Ungheria del 1956 e con il progressivo ripiegamento intimistico della sua vena poetica: Gli orti marchigiani (1959), La peste di Milano e altri poemetti (1975) e Canzoniere d'amore (1977). Per interessamento di S. Aleramo, con la quale aveva avuto una lunga relazione, M. pubblicò uno straordinario romanzo autobiografico, La lepre bianca (1946), che oggi sembra la sua opera migliore.