Cordelli, Franco
Cordèlli, Franco. – Scrittore, poeta, critico letterario e teatrale (n. Roma 1943). Autore tra i più significativi del secondo Novecento italiano, ha esordito nel 1973 con Procida, un'intima confessione che sfrutta la prospettiva offerta dall'isolamento insulare per osservare, con riflessioni e stile apparentemente rapsodici, il paesaggio culturale, e quindi politico, di un Italia frastornata dalle tensioni sociali dei primi anni Settanta. Dopo una raccolta di poesie (Fuoco celeste, 1976) e due seminali reportage-romanzi di performances poetico-letterarie (Il poeta postumo, 1978; Proprietà perduta, 1983), C. torna alla tentazione romanzesca con una serie di opere accomunate da una raffinata prosa labirintica e da impalpabili incastri strutturali in cui le più vitali circostanze quotidiane e personali rivelano una tensione ineludibile con un cangiante universo popolato da ombre letterarie e movimenti politico-culturali. Seguono alcuni drammi (Antipasqua, 1987; Diderot Dondero, 1993) e saggi, prima del cambiamento di passo, evidente anche nella pacificazione della prosa dei romanzi: Un inchino a terra (1999), che nello spazio di un tardo pomeriggio romano di una coppia d'amanti ritrae l'Italia corrotta degli anni Novanta; Il duca di Mantova (2004), spietata metanarrazione sulle condizioni di possibilità antropologiche della figura e dell'Italia berlusconiana; e La marea umana (2010), un tentativo di bilancio autobiografico, ma ancor prima estetico-politico (rielaborato nel saggio L'ombra di Piovene, 2011), giocato sull'evanescente rapporto di C. con l'amico (o sé) d'infanzia ritrovato e definitivamente perduto. Dalla metà degli anni Novanta pubblica le recensioni teatrali sulle pagine del Corriere della sera.