KNIAZNIN, Franciszek Dyonizy
Poeta polacco, oriundo da una famiglia bianco-russa di Vitebsk, ove nacque il 4 ottobre 1750. Morì il 25 agosto 1807 a Końskowola. Educato dai gesuiti, entrò nel 1775 al servizio dei Czartoryski e vi rimase finché, intorno al 1795, gli si ottenebrò la mente.
Va ricordato soprattutto come uno degli ultimi rappresentanti della poesia cortigiana. Di Puławy, la sontuosa residenza dei Czartoryski, fu per lungo tempo il poeta ufficiale, esprimendone in versi lo spirito arcadico-patriottico. Erudito e sentimentale alla maniera settecentesca, egli curò soprattutto la forma esteriore dei suoi componimenti latini e polacchi (Poezje, voll. 3, Varsavia 1787-1789), fra i quali alcune brevi poesie (Samotność, Solitudine; Lękliva milość, Amore timido, Krosieńka, Il telaietto) si leggono tuttora volentieri per la loro concisione ed eleganza; le poesie d'occasione e i melodrammi, ispirati dal Metastasio, non sono sopravvissuti all'ambiente per cui furono creati.