Medico e filosofo (Braga o Tuy prima del 1552 - Tolosa 1623), uno dei più significativi rappresentanti dello scetticismo del tardo Rinascimento: muovendo da una critica del concetto aristotelico di scienza come conoscenza delle cause o forme, e negando validità alla dialettica come strumento di progresso del sapere, afferma che di nulla si può avere scienza (nihil scitur) e insiste sull'utilità della concreta esperienza del particolare fenomenico, a cui l'uomo si deve limitare (De multo nobili et prima universali scientia quod nihil scitur, 1576, pubbl. nel 1581). In un volume post. (1636), oltre al Quod nihil scitur sono contenute l'Opera medica, e le operette De divinatione per somnum ad Aristotelem, In librum Aristotelis Physiognomicon commentarius, De longitudine et brevitate vitae.