Musicista (Siviglia 1528 - ivi 1599). Nel 1542 era cantore alla cattedrale di Siviglia, la cui cappella ebbe poi a dirigere pur senza averne il titolo. Fu nel 1556 a Lisbona e a Roma, e quivi ritornò poi (1588) reduce di Terra Santa. Nel 1581 era stato a Venezia, dove conobbe G. Zarlino che gli curò l'edizione di musiche. Scrisse specialmente pagine sacre e religiose: messe, mottetti, vespri, magnificat, passioni, ecc., ma anche il genere profano non fu da lui negletto: canzonette, villancicos, ecc. ebbero fortuna. Artista religioso, semplice, sereno, la cui opera giunge spesso ad altissimi valori lirici, è certamente da porre tra i maggiori compositori spagnoli del suo tempo.