ALMEIDA, Francisco Antonio de
Musicista portoghese, vissuto nella prima metà del sec. XVIII. Il re Giovanni V lo inviò a studiare a Roma, dove l'A. compose e fece eseguire due oratorî: Il pentimento di Davide (1722) e Giuditta (1726). Tornato in patria fu il primo, o tra i primi, a comporvi (dal 1733) opere all'italiana, rappresentate tutte nel palazzo reale di Lisbona con notevole successo e nelle quali mostra buona tecnica, bella e semplice melodia, variata e progredita armonizzazione. L'orchestra è composta di 2 oboi, 2 corni, archi, più la parte del basso continuo.
Dell'A. si conoscono, oltre a composizioni sacre, conservate nella cattedrale di Lisbona, le seguenti composizioni drammatiche: La Pazienza di Socrate (1733), della quale il solo terzo atto, che ha un finale concertato, si trova autografo nella biblioteca d'Ajuda; La Finta Pazza (1735); Le Virtù Trionfanti, serenata (1738); La Spinalba ovvero il Vecchio matto (1739), dramma comico in 3 atti (autografo nella biblioteca d'Ajuda); L'Ippolito (1752), serenata a 6 voci.
Bibl.: E. Vieira, Diccionario Biographico de Musicos Portuguezes, s. v.; M. Lambertini, Portugal, in A. Lavignac, Encyclopédie de la Musique, Parigi 1920.