LIEBER, Francis
Scrittore politico, nato a Berlino il 18 marzo 1800, morto a New York il 12 settembre 1872. Giovanissimo si arruolò nell'esercito prussiano e fu ferito nella battaglia di Namur. Durante la Restaurazione fu sospetto di liberalismo presso le autorità del suo paese. Si unì poi alla spedizione filellenica in Grecia nel 1821, ma presto l'abbandonò, deluso; venne a Roma, ove divenne intimo dello storico Niebuhr. Al suo ritorno in Germania fu di nuovo molestato dalla sorveglianza della polizia; decise perciò di lasciare la Germania. S'imbarcò per Londra nel 1825 e nel 1827 si recò negli Stati Uniti in qualità di direttore di un ginnasio a Boston. Il lavoro più importante da lui compiuto negli Stati Uniti è l'organizzazione e la pubblicazione della Encyclopaedia Americana (voll. 13, Filadelfia 1829-33), fatta sul modello del tedesco Conversations-Lexikon del Brockhaus. Nel 1835 divenne professore di storia e di economia politica nel South Carolina College, dove insegnò fino al 1856; nel maggio 1857 fu incaricato di nuovo dell'insegnamento di storia e di scienze politiche al Columbia College di New York. Quando questa cattedra fu abolita nel 1865, egli fu trasferito alla Law School, dove insegnò fino alla sua morte.
L. fu un teorico liberale della scuola del Bluntschli e del Laboulaye. La libertà, secondo lui, non era possibile senza la legge e il suo esercizio senza istituzioni politiche; le classi medie erano la fonte "da cui era venuta tutta la libertà nella storia della razza umana". Venuto su in mezzo al movimento nazionale germanico, egli portò negli Stati Uniti le idee della filosofia politica del nazionalismo tedesco che ebbe influenza nella formazione di una scuola nazionale di dottrina politica in opposizione alle teorie secessioniste dei diritti dei singoli stati. Era avverso alla teoria del contratto sociale, come anche a quella dei diritti naturali, ed esaltava in modo particolare le "libertà anglicane, protestanti" dell'Habeas corpus, della libertà di parola, della libertà di coscienza e della protezione accordata alla proprietà privata.
Dei suoi numerosi scritti i più importanti sono: Legal and Political Hermeneutica (Boston 1838; 3ª ed., St Louis 1880); Manual of Political Ethics (voll. 2, Boston 1838-39; 2ª ed., a cura di T. D. Woolsey, Filadelfia 1874); On Civil Liberty and Self-Government (Filadelfia 1853; 3ª ed., a cura di T. D. Woolsey, Filadelfia 1874); i suoi Miscellaneous Writings sono stati raccolti e pubblicati da D. C. Gilman (voll. 2, Filadelfia 1881), e contengono gl'importanti Fragments of Political Science on Nationalism and Internationalism.
Bibl.: Lerley, R. Lewis, F. L., His Life and Political Philosophy, New York 1899; Life and Letters of F. L., a cura di T. S. Perry, Boston 1882; E. Nys, F. L., his Life and Work, in Amer. Journal of International Law, V (1911), pp. 84-117, 335-93; E. Root, ibid., VII (1913), pp. 453-69; V. L. Parrington, Main Currents of Amer. Thought, voll. 3, II, New York 1927-30, pp. 93-98.