Economista e politologo statunitense (n. Chicago 1952). Prof. in economia politica internazionale alla Johns Hopkins University, negli anni Ottanta ha collaborato con il Dipartimento di Stato americano. In The end of history an the last man (1992; trad. it. 1992) ha proposto la controversa tesi della «fine della storia», ipotizzando che il sistema politico liberaldemocratico della fine del 20° sec. rappresenti il momento culminante e terminale della lunga evoluzione storica dell’umanità. Ha pubblicato successivamente: Trust. The social virtues and the creation of prosperity (1995; trad. it. 1996); The great disruption. Human nature and the reconsitution of social order (1999; trad. it. 1999); Our posthuman future. Consequences of the biotechnology revolution (2002; trad. it. L’uomo oltre l’uomo. Le conseguenze della rivoluzione biotecnologica, 2002); State-building. Governance and world order in the 21st century (2004; trad. it. Esportare la democrazia. State-building e ordine mondiale nel XXI secolo, 2005), sulla questione del ruolo e della funzione degli stati nazionali al principio del nuovo secolo, in cui ha criticato la gestione delle crisi irachena e afgana da parte degli Stati Uniti; America at the crossroads. Democracy, power, and the neoconservative legacy (2006; trad. it. 2006), nel quale ha avanzato critiche e riserve sulla visione della politica estera americana ispirata dal gruppo degli intellettuali neoconservatori.