BACON, Francis
BACON, Francis (App. III, i, p. 199)
Pittore inglese, nato a Dublino il 28 ottobre 1909, morto a Madrid il 28 aprile 1992. Le sue opere, tra le più significative espressioni dell'arte del secondo dopoguerra, ripetutamente premiate (Carnegie Painting Prize, Pittsburgh 1966; Rubenspreis, Siegen 1967), sono conservate nei maggiori musei del mondo. Il suo percorso artistico è stato illustrato da importanti retrospettive presentate a Parigi (Grand Palais, 1983; Centre Georges Pompidou, 1996), a Londra (Tate Gallery, 1985), a Venezia (Museo Correr, 1993), a Rivoli (Museo d'arte contemporanea, 1995).
B. ha perseguito con coerenza una ricerca isolata che, pur incentrandosi sulla figura, in particolare la figura umana, non cede mai alla narrazione, esprimendo - attraverso un'imagerie di grande immediatezza - disperazione, paura, sofferenza, ma anche l'intrinseca forza vitale dell'uomo. Distorsione, frammentazione, isolamento dell'immagine sono i mezzi pittorici che, in un nesso complesso di associazioni e operando su varie fonti (poesia, fotografia, dipinti di grandi maestri, da Velázquez a Rembrandt), creano presenze angosciose, spettrali, corpi dilaniati che traggono forza dal colore, spezzato in gamme dissonanti o spatolato, manipolato, contrapposto alle modulate campiture dello sfondo. Le sue opere, spesso proposte in trittico, si sono progressivamente orientate verso una radicalizzazione formale e cromatica e hanno trovato in un formato standard (198×148 cm) la dimensione ideale: After Muybridge. Study of the human figure in motion, 1965, Amsterdam, Stedelijk Museum; Portrait of Isabel Rawsthorne standing in a street in Soho, 1967, Berlino, Nationalgalerie; Triptych (inspired by T.S. Eliot's poem 'Sweeney Agonistes'), 1967, Washington, Hirshhorn Museum and Sculpture Garden; Three portraits. Posthumous portrait of George Dyer, self-portrait, portrait of Lucien Freud, 1973, collezione privata; Triptych (inspired by 'Oresteia' of Aeschylus), 1981, collezione privata; Triptych (Study for a self-portrait), 1985-86, collezione privata; Second version of tryptich 1944, 1988, Londra, Tate Gallery.
bibliografia
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L. Trucchi, Francis Bacon, Milano 1975;
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