BARBACOVI, Francesco Vigilio
Nacque a Taio (Trentino) l'11 novembre 1738 e visse quasi sempre a Trento, ove morì il 23 luglio 1825. Giurista coltissimo, membro del consiglio aulico del principato vescovile dal 1774, gran cancelliere dal 1792, il B. va ricordato specialmente per l'opera svolta come legislatore nel campo del processo civile.
Il suo Progetto di un nuovo codice giudiziario (Trento 1786), divenne poi il Codice giudiziario nelle cause civili pel principato di Trento, promulgato con patente 8 agosto 1788 e durato in vigore sino all'introduzione del regolamento giudiziario austriaco (1° giugno 1807). Il codice barbacoviano, che spesso sviluppa tradizioni giuridiche regionali, pur facendo omaggio in qualche punto a istituti processuali vigenti in altri stati d'Italia (p. es. alla "comunicazione dei dubbî" del Granducato di Toscana e dello Stato della Chiesa), ha un'impronta originalissima tanto nell'ordine sistematico dei capitoli quanto nell'esposizione delle singole norme.
Notevoli sono anche altre pubblicazioni del Barbacovi d'argomento giuridico (Vindiciae cels. tridentini principis adversus magistratum, ecc., Trento 1774; De litigatorum mendaciis coercendis diatriba, Trento 1807; Opuscoli spettanti alla scienza della legislazione, Trento 1814; Della decisione delle cause dubbie nei giudizi civili, Milano 1817), politico (Osservazioni sopra due voti del Can. Bar. Gentilotti, Trento 1782; Considerazioni sulla futura prosperità dei popoli del Trentino ora uniti al regno d'Italia, Trento 1810) e storico (Memorie storiche della città e del territorio di Trento, Trento 1821-1824).
Bibl.: Per più particolareggiate notizie sulla vita del B. vedi Apologia del Canc. Aul. di Trento F. V. B., 1798; Memorie intorno alla vita e agli studi di F. V. B., Padova 1821, quasi certamente scritte da lui stesso; F. Ambrosi, Scrittori e artisti trentini, Trento 1894, pp. 108 segg.; D. Reich, Licenziamento e autodifesa di F. V. B., Trento 1899; F. Menestrina, Gian Domenico Romagnosi a Trento, Trento 1909, pp. 42-56. Un largo studio critico sul Codice giudiziario è dato da F. Menestrina, Il Codice giudiziario barbacoviano del 1788, Lipsia 1913 (estratto dalla Festschrift in onore di A. Wach); per un primo orientamento possono servire anche P. Del Giudice, Storia del dir. ital., Fonti, II, Milano 1923, pp. 301-308, e G. Salvioli, Storia della proc. civ. e crim., II, Milano 1927, p. 781, n. 1. V. un elenco delle pubblicazioni del B., a cura di L. Oberziner, in Memorie dell'i. r. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati di Rovereto, Rovereto 1903, p. 522 segg. La Biblioteca comunale di Trento conserva la corrispondenza del B., che costituisce una buona fonte per la ricostruzione delle vicende storiche degli ultimi anni di quel principato.