STURBINETTI, Francesco
Uomo politico, nato a Roma il 28 aprile 1807, morto a Frascati il 26 aprile 1865. Laureatosi in legge all'università di Roma, fu ammesso tra gli avvocati della Sacra Rota, e per più anni esercitò con successo la sua professione. Quando Pio IX concesse la guardia civica, lo St. ebbe il grado di capitano (6 aprile 1847), e poco dopo, avvenute le altre riforme pontificie, fu nominato conservatore nel consiglio comunale. Costituito il primo ministero laico (12 febbraio 1848), fu chiamato a dirigere il dicastero dei Lavori pubblici, poi quello di Grazia e giustizia. Ebbe gran parte nella preparazione dello statuto del 14 marzo e a lui fu commesso l'indirizzo al pontefice (3 maggio) per incarico del senato e del consiglio comunale, dopo l'allocuzione del 29 aprile, in seguito alla quale il ministero di cui faceva parte si era dimesso. Eletto il 18 maggio al consiglio dei deputati, quando già cinque giorni prima Pio IX lo aveva chiamato al Consiglio di stato, ne fu vicepresidente (12 giugno), quindi (3 agosto) presidente; e nell'alta funzione diede prova di abilità e di energia, specialmente dopo che Pio IX abbandonò Roma. Eletto deputato all'assemblea costituente, nella seduta del 9 febbraio 1849 votò per l'abolizione del potere temporale dei papi e per la repubblica. Il 26 febbraio fu promosso tenente colonnello della guardia nazionale, di cui assunse il comando generale il 4 aprile. Nel frattempo (18 marzo), egli era nominato ministro dell'Istruzione. Membro del consiglio municipale e senatore della repubblica (27 aprile), durante l'assedio fu incaricato di rappresentare l'assemblea costituente presso l'Oudinot, insieme con C. Agostini e R. Audinot, e quando Roma fu occupata dai Francesi, lo St. rimase al suo posto fino al 13 luglio, adoprandosi a rendere meno gravose le condizioni della resa della città. Andato in esilio, visse a Ginevra, a Genova, a Firenze, finché gli fu concesso il ritorno (7 settembre 1857), ma gli fu imposto il soggiorno a Frascati.