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SEVERI, Francesco

di Gaetano Scorza - Enciclopedia Italiana (1936)
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SEVERI, Francesco

Gaetano Scorza

Matematico, nato ad Arezzo il 13 aprile 1879. Laureato a Torino nel 1900 e assistente, dal 1900 al 1904, nelle università di Torino, Bologna e Pisa, conquistò a 25 anni, quale ordinario, la cattedra di geometria proiettiva e descrittiva nell'università di Parma. Di là, dopo un anno, passò a Padova; indi, nel 1922, a Roma, dove occupa la cattedra di analisi infinitesimale. È accademico d'Italia, socio nazionale dei Lincei e appartiene a molte altre accademie italiane e straniere.

All'inizio della sua attività scientifica, il S. si è occupato di questioni di geometria numerativa, recandovi contributi assai notevoli (integrazione delle equazioni funzionali, cui conduce il metodo di Cayley; introduzione, per una varietà algebrica, di caratteri - proprî e d'immersione - per mezzo dei quali si può esprimere il numero delle soluzioni di ogni problema numerativo concernente la varietà; larghe serie di questioni di equivalenza, cui dànno luogo i problemi d'intersezione); e a questo ramo della geometria egli doveva poi tornare a più riprese, sia per chiarire e dimostrare rigorosamente principî generali (ad esempio, il principio di conservazione del numero, il principio di Plücker), sia per risolvere problemi di larga portata (determinazione di famiglie di curve sghembe mediante curve spezzate in rette, problema delle caratteristiche).

Ma ben presto il suo interesse prevalente si volse alla teoria, che, da circa tre lustri, costituiva il campo di lavoro e di costruzione della scuola geometrica italiana, cioè alla geometria sopra una curva e sopra una superficie algebrica. In questo campo e nella sua naturale estensione, cioè nella geometria sopra una varietà algebrica pluridimensionale, il S. ha conseguito risultati d'importanza fondamentale. I suoi più grandi successi sono dovuti all'intima fusione, che egli ha saputo realizzare fra le vedute algebrico-geometriche, caratteristiche, dal Cremona in poi, della scuola italiana, e i metodi trascendenti, introdotti da Clebsch e Nother e coltivati poi, di preferenza, dai matematici francesi. Così, in particolare, il S. ha dato l'avvio e apportato contributi essenziali alle ricerche volte a chiarire i legami tra l'irregolarità di una superficie algebrica e l'esistenza, per essa, di integrali semplici; ha esteso alle superficie il teorema di Abel; ha stabilito l'esistenza della base per la totalità delle curve di una superficie algebrica, pervenendo a identificare il numero base di questa col numero introdotto dal Picard nella teoria degl'integrali semplici di terza specie.

In questi ultimi anni, studiando la totalità delle Vk sopra una Vd con k 〈 d − 1, è riuscito a costruire una promettente teoria - quella delle serie (o dei sistemi) di equivalenza sopra una superficie (o una varietà) - la quale costituisce un nuovo apporto concettuale alla geometria algebrica ed ha già condotto il S., insieme con altre conseguenze, ad una bella sistemazione della teoria delle corrispondenze fra superfície.

Sono inoltre da porre in rilievo i contributi che il S. ha portato ad altri campi della matematica: per esempio la ricerca di geometria differenziale sulla curvatura delle superficie e delle varietà, suggerita dall'intento di mettere in luce, per via geometrica diretta, il carattere intrinseco del parallelismo del Levi-Civita; le indagini sulle funzioni analitiche di più variabili complesse (proprietȧ dell'insieme dei punti singolari, risoluzione del problema del Dirichlet per le funzioni biarmoniche); e quelle sulle funzioni di più variabili reali (in particolare le condizioni necessarie e sufficienti per la differenziabilità e per la iperdifferenziabilità).

Notevole infine la sua opera di trattatista, cui, a prescindere da testi per l'insegnamento medio, si debbono i seguenti volumi: Complementi di geometria proiettiva (Bologna 1906); Vorlesungen über algebraische Geometrie (Lipsia 1921), traduzione con vasti ampliamenti delle Lezioni di geometria algebrica, litografate (Padova 1908); Geometria proiettiva (Padova 1922); Trattato di geometria algebrica, I, 1 (Bologna 1926); Topologia (Buenos Ayres 1931); Lezioni di analisi, I (Bologna 1933).

Bibl.: Per l'elenco delle pubblicazioni del S., v. l'Annuario della R. Accademia d'Italia, dal 1930 in poi.

Vedi anche
Beniamino Sègre Sègre, Beniamino. - Matematico (Torino 1903 - Roma 1977); prof. di geometria analitica e descrittiva a Bologna dal 1931 (con un intervallo dal 1939 al 1946 dovuto alle leggi razziali e trascorso in univ. inglesi); dal 1950 prof. di geometria superiore all'univ. di Roma. Presidente dell'Accademia dei ... Federigo Enrìques Enrìques, Federigo. - Matematico, filosofo e storico della scienza italiano (Livorno 1871 - Roma 1946). È da considerarsi, insieme a G. Castelnuovo e a F. Severi, tra i fondatori della scuola italiana di geometria algebrica. Nel fervore di studi epistemologici del primo Novecento, fu rappresentante della ... Luigi Cremóna Cremóna, Luigi. - Matematico italiano (Pavia 1830 - Roma 1903), fratello del pittore Tranquillo. Fece i suoi studî a Pavia, interrompendoli nel 1848 per partecipare come volontario alla guerra per l'indipendenza. Fu prof. di geometria superiore nell'univ. di Bologna (1860), poi a Milano (1866), quindi ... Guido Castelnuòvo Castelnuòvo, Guido. - Matematico (Venezia 1865 - Roma 1952), figlio dello scrittore Enrico. Dal 1891 al 1935 professore di geometria analitica e proiettiva nell'università di Roma. Membro delle principali Accademie italiane e straniere; nel 1944 commissario al Consiglio Nazionale delle Ricerche; socio ...
Tag
  • GEOMETRIA DIFFERENZIALE
  • ANALISI INFINITESIMALE
  • EQUAZIONI FUNZIONALI
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Vocabolario
francésco
francesco francésco agg. e s. m. [dal lat. tardo Franciscus, der. di Francus «franco1»] (pl. m. -chi), ant. – Francese: La terra che fé già la lunga prova E di Franceschi sanguinoso mucchio (Dante); i modi e le cadenze della prosa f. (D’Annunzio)....
sevèro
severo sevèro agg. [dal lat. severus]. – 1. a. Che esercita la propria autorità o il proprio ufficio con rigore, senza indulgenza e senza debolezza: giudice, esaminatore, critico s.; padre, maestro s.; un dirigente s. ma comprensivo; essere,...
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