Scrittore e uomo politico italiano (Napoli 1856 - Roma 1930). Seguace di C. Pisacane, aderì poi all'Internazionale di Bakunin e passò quindi dal movimento anarchico al riformismo socialista. Esule a Parigi, condannato politico nel 1894, dal gennaio 1895 pubblicò a Roma, con G. Domanico, la Rivista critica del Socialismo, e infine si schierò contro il fascismo. Scritti principali: Formes et essences du socialisme (1898); L'utopia collettivista e la crisi del socialismo scientifico (1898); Revisione del marxismo (post., 1945); Il problema economico e politico del socialismo (post., 1948).