RUSCHI, Francesco
Pittore. Nacque probabilmente a Roma verso il 1610, morì forse a Venezia dopo il 1670. A quanto sembra, frequentò dapprima a Roma la scuola del Cavalier d'Arpino e dovette anche venire a contatto con la corrente caravaggesca. Seguendo il padre suo, Camillo, ebreo convertito, che esercitava la medicina, si trasferì ancora giovane a Venezia, dove si ambientò anche come artista, per il suo rielaborato veronesismo. Delle molte sue opere già esistenti a Venezia vi si conservano tuttora le pale di S. Pietro di Castello, di S. Teresa, dell'Ospedaletto e quella, recentemente ritrovata, di S. Clemente. Altre sue opere sono a Vicenza, Aviano, Treviso, nelle Gallerie di Venezia e in altre raccolte.
L'influsso del R. sui pittori veneziani della seconda metà del Seicento fu notevole e si avverte in diversi artisti, specialmente nello Zanchi.
Bibl.: M. Boschini, Le ricche minere, ecc., Venezia 1674; A. M. Zanetti, Della pittura veneziana, ivi 1771; D. M. Federici, Memorie trevigiane, Treviso 1803; G. Fiocco, La pittura veneziana del Seicento e Settecento, Verona 1929; V. Moschini, Una S. Orsola di F. R., in Boll. d'arte, XXVI (1932-33), pagine 509-15; G. Fiocco, Aggiunte a F. R., ibid., XXVII (1933-34), pp. 164-68; P. Davide da Portogruaro, L'isola di S. Clemente, in Rivista di Venezia, 1934, pp. 469, 519; M. Goering, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIX, Lipsia 1935 (con bibliografia).