PODESTI, Francesco
Pittore, nato ad Ancona il 21 marzo 1800, morto ivi il 10 febbraio 1895. Nel 1816 era già a Roma, ove compì gli studî prima nell'Accademia di S. Luca, sotto la guida del Landi, poi presso Vincenzo Camuccini; ma presto si rese indipendente e, mantenendosi estraneo all'appassionata lotta che divideva allora in Roma il campo dell'arte tra accademici e puristi, cercò di trarre ispirazione dal vero e, non ancora ventenne, vinse il premio Canova col Gladiatore ferito. Dalle sue tendenze naturalistiche nacquero, allora, un quadro di costume, I briganti di Sonnino, più tardi numerosi ritratti notevoli per fresca, schietta e pronta osservazione. Ma soprattutto lo attrassero i temi storici, mitologici e sacri, che gli diedero in Roma altissima fama, sebbene l'acuta percezione della vita, che pure non gli fece difetto, in quei quadroni e in quegli affreschi si congelasse in forme teatrali e artefatte. Indifferente al mutare delle mode, nella sua lunghissima vita si mantenne sempre fedele al suo ideale di pittore aulico, soverchiamente fecondo, abile e grandioso nella composizione, fermo nel disegno, acceso di eloquenza accademica. Il Martirio di S. Lorenzo per il duomo di Ancona fu il suo primo grande dipinto sacro; il Martirio di S. Stefano per la basilica ostiense di S. Paolo fu l'ultimo. Tra l'uno e l'altro dipinse circa trecento composizioni, trecentocinquanta ritratti, centocinquanta studî di teste a pastello. Fra le sue opere più note: La morte di Eteocle e Polinice (1824, Ancona, Pinacoteca); Giuramento degli Anconitani nell'assedio del 1174 (ivi); Leonardo da Vinci che presenta il bozzetto del Cenacolo (Napoli, Palazzo reale); Torquato Tasso (Brescia, Galleria civica); L'ultimo giorno di Ercolano; La Pia dei Tolomei. Eseguì affreschi nella villa e nel palazzo Torlonia in Roma (soggetti mitologici); nel palazzo Busca-Serbelloni in Milano (storie di Psiche, la Danza delle ore, la Nascita di Venere); nel Vaticano (il Dogma dell'Immacolata Concezione) e altrove.
Bibl.: C. Feroso, Spigolature biografiche di F. P., Ancona 1884; G. De Sanctis, Della morte di F. P., Roma 1895; U. Ojetti, La pittura italiana dell'Ottocento, Milano 1929, p. 73; L. Serra, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXVII, Lipsia 1933 (con ampia bibl.).