Scrittore italiano (Careri, Reggio di Calabria, 1885 - Pavia 1974); impiegatosi, nel 1908, nell'amministrazione postale, durante il fascismo fu messo in pensione perché col romanzo I conquistatori (1926) si era rivelato antifascista; dopo la Liberazione diresse a Genova (1945) la Tribuna del popolo e a Roma (1946) La Voce repubblicana. Il suo nome è legato soprattutto al romanzo Emigranti (1928), storia di una famiglia e di un paese della Calabria sullo sfondo della lotta per la terra e del dramma dell'emigrazione. Tra le altre opere: il poemetto La rapsodia di Caporetto (1919); il racconto storico Il discepolo ignoto (1940); il romanzo L'amante di zia Amalietta (1958).