Olgiati, Francesco
Filosofo neoscolastico italiano (Busto Arsizio, Varese, 1886 - Milano 1962). Fu prof. di storia della filosofia (dal 1930) e di filosofia (dal 1933) nell’univ. Cattolica di Milano. Contro le dottrine di derivazione kantiana che pongono il primato della gnoseologia, O. sostiene il primato della metafisica, come «scienza della realtà in quanto realtà» (I fondamenti della filosofia classica, 1950), la quale si distingue dalle scienze particolari ed è presente necessariamente in ogni filosofia, giacché anche chi nega la metafisica ha il suo concetto della realtà, principio di tutte le sue affermazioni. Di qui il canone storiografico, volto alla ricerca, in ogni filosofo, di quel concetto della realtà come realtà, che, da una parte, spiega lo sviluppo sistematico delle sue dottrine, e, dall’altra, ne rivela l’«anima di verità», costitutiva del suo contributo positivo alla filosofia. Di qui anche la sua presa di distanza dall’atteggiamento di ripulsa verso il pensiero moderno che caratterizzava la polemica degli esponenti della neoscolastica nella seconda metà del sec. 19° e all’inizio del 20°. Tra le sue opere, che toccano anche l’estetica, la filosofia del diritto e le questioni religiose e sociali, si ricordano: L’anima di s. Tommaso (1923); L’anima dell’Umanesimo e del Rinascimento (1924); Il significato storico di Leibniz (1930); La riduzione del concetto filosofico del diritto al concetto di giustizia (1932); Cartesio (1933); Neoscolastica, idealismo, spiritualismo (1933; polemica con Carlini); Il realismo (1937; polemica con Orestano); La filosofia di Descartes (1937); Il concetto di giuridicità nella scienza moderna del diritto (1943); Il concetto di giuridicità in s. Tommaso d’Aquino (1943).