Musicista (Perugia 1784 - Innsbruck 1841). Studiò con più maestri, tra i quali N. Zingarelli e S. Mattei; fu a Dresda, maestro della cappella reale e direttore dell'Opera italiana. Autore di lavori sacri, vocali-strumentali (messe, oratorî, cantate, ecc.) e soprattutto teatrali (celebri ai suoi tempi Raoul di Créqui, 1811, e Il barbiere di Siviglia, 1816) rinomati per eleganza ed efficacia drammatica. Al suo nome è dedicato il teatro comunale di Perugia (1780).