BIACCA, Francesco Maria
Nacque a Parma il 12 marzo 1673 da Giovanni. Avviato al sacerdozio, mostrò una precoce inclinazione per l'erudizione e gli studi classici. Nel 1702, ordinato sacerdote, veniva chiamato dal conte Luigi Sanvitale, oltre che come precettore dei suoi figli, anche con funzioni di cappellano e bibliotecario. Il primo frutto dei suo lavoro fu una Ortografia manuale o sia arte facile di correttamente scrivere e parlare (Parma 1714), che volle avere un carattere soprattutto divulgativo e pratico.
Scriveva frattanto componimenti d'occasione, come Il merito coronato o sia relazione dì tutte le solennità seguite in Parma per la promozione alla sacra porpora dei… cardinale A. F. Sanvitale (Parma 1710);un sonetto venne inserito fra le Rime per le nozze dì G. A. Sanvitale colla signora M. I. Cenci (Parma 1720).
Accolto nella colonia parmense dell'Arcadia, il B. assunse il nome di Parmindo Ibichense, con il quale doveva firmare molte delle sue opere. Su incarico dell'Accademia compilò, per le Notizie degli Arcadi morti (Roma 1720), la vita di Pompeo Sacco (I, pp.48-54), di Ranuccio Pallavicini (I, pp. 62-65), di Comelio Magni (I, pp. 225-227) e di Nicolò Cicognari (II, pp. 108-109).
Nel 1728la quiete del suo lavoro fu turbata dalla polemica con il gesuita Cesare Calino, autore del Trattenimento istorico e cronologico sulla serie dell'Antico Testamento.IlB. volle replicare polemicamente, malgrado le sollecitazioni del Sanvitale, legato da personale amicizia con il gesuita, a lasciar cadere la disputa; il manoscritto, venuto nelle mani di Filippo Argelati, fu dato alle stampe a Milano nel 1728(benché sul frontespizio fosse indicato come luogo di edizione Napoli), col titolo Trattenimento istorico e cronologico in tre libri diviso… opposto al Trattenimento istorico e cronologico dei padre Cesare Calino…La reazione del Sanvitale fu immediata: il B. venne allontanato dalla sua casa, mentre la polemica proseguiva con una Risposta del p. Cesare Calino… a una lettera di Cavaliere amico (Bologna 1728)e, da parte del B., con le definitive Annotazioni di un pastor arcade in risposta alle annotazioni fatte dal padre Cesare Calino…(Verona 1734).
Dopo un breve soggiorno presso Gherardo Terzi, il B., passato a Milano in casa dei conte Antonio Simonetta, collaborò con Filippo Argelati alla Raccolta di tutti gli antichi poeti latini tradotti in versi italiani,sia con traduzioni da Stazio (III, Milano 1732) e da Catullo (XXI, ibid. 1740), sia con rifacimenti di precedenti versioni come I due Libri de' sermoni, o siano satire di Orazio, tradotte da M. Ludovico Dolce (IX, ibid. 1735), ovvero ritoccando l'opera di altri volgarizzatori (Giulio Bussi e Remigio Fiorentino). Una delle ultime sue fatiche fu la compilazione delle note in calce all'opera di Francesco Mezzabarba Birago Imperatorum Romanorum numismata (Milano 1730), nell'edizione curata da Filippo Argelati.
Trascorsi quattro anni a Milano, il B. tornò a Parma accolto in casa del conte Ottavio Bondani; qui lo colse la morte il 15 settembre 1735.
Fonti e Bibl.: Giorn. de' lett. d'Italia,Venezia, XX (1715), pp. 450-451;F. Argelati, in F. Mezzabarba Birago, Imperatorum Roman. numismata…, Mediolani 1730;G. M. Crescimbeni, Dell'istoria della volgar poesia,VI,Venezia 1730, p. 406; Novelle della repubb. letter.II(1730), pp. 23-24;F. Argelati, Raccolta di tutti gli antichi poeti latini,III, Milano 1732; VII, ibid. 1734; IX, ibid. 1735; XXI, ibid. 1740 (prefazioni); Novelle della repubblica letter.,IX(1737), pp. 90-91; F. S. Quadrio, Della storia e della ragione d'ogni poesia,II,Milano 1741, pp. 549, 661; IV, ibid. 1749, pp. 63, 117, 347; A. Calogerà, Raccolta d'opuscoli scient. e filol.,XXXII,Venezia 1745, p. 422; Novelle letterarie,XVI(1755), p. 413; G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia,II,2, Brescia 1760, pp. 1116-1118; F. Argelati, Biblioteca dei volgarizzatori,Milano 1767, I, p. 200; III, pp. 104, 153, 237, 416; IV, p. 111; G. Adomi, Traduz. in terza rima della chioma di Berenice di Callimaco….Parma 1826, pp. 101-102; A. Lombardi, Storia della lett. ital. nel sec. XVIII,IV,Modena 1830, pp. 73-74; 1. Affò-A. Pezzana, Mem. degli scrittori e letterati parmigiani,VII,Parma 1833, pp. 9, 13, 16, 19, 60-65, 90; T. Puccini-C. Lanza, Poesie di Catullo, Tibullo e Properzio,Napoli 1867, pp. 26-27, 30-31, 64-65, 74, 76, 77; G. B. Janelli, Diz. biogr. dei Parmigiani illustri,Genova 1877, pp. 56-57; C. Trabalza, Storia della grammatica ital.,Milano 1908, p. 347.