Scrittore italiano (Valguarnera, Enna, 1897 - ivi 1933). In collab. con G. Lombardo-Radice compilò un Almanacco per il popolo siciliano (1924); nel 1927 fondò e diresse (a Enna e poi a Roma, fino al 1929) un mensile letterario, Lunario siciliano; scrisse Poesie di gioventù (1926), Fiordispina, favola ariostesca in tre atti (1928), e quella che è la sua opera più caratteristica: Mimi siciliani (1928; n. ed., post., a cura di A. Mavarria, Mimi e altre cose, 1946), nella quale in forma popolaresca, ma con gusto squisitamente letterario, sorretto da un'autentica ispirazione lirica, tratteggia tipi e scenette della vita provinciale siciliana. Notevole anche la raccolta di Storie e terre di Sicilia, e altri scritti inediti e rari (post., 1953, a cura di M. Basile).