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GIARDA, Francesco

di Salvatore de Salvo - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 54 (2000)
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GIARDA, Francesco

Salvatore de Salvo

Nacque a Cassolnovo (Pavia) il 26 febbr. 1854 da Serafino. Intrapresi nel 1869 gli studi di pianoforte, composizione e organo presso il conservatorio di Milano, conseguì nel 1874 il diploma superiore in composizione, con l'esecuzione di una sinfonia per orchestra e, quale pianista, il diploma superiore con premio finale, per l'interpretazione del Concerto in la minore di R. Schumann. Il G. si perfezionò successivamente con S. Pucci (canto e flauto) e con A. Busti (canto e pianoforte) al conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli. Divenuto organista a Trecate (Novara), si diede nel contempo alla composizione: nel 1877 fece eseguire una messa a 5 voci, dedicata al santo patrono. Nel dicembre dello stesso anno vinse la cattedra di pianoforte nell'appena sorto liceo-società musicale Benedetto Marcello a Venezia; fu, in tale istituzione, il primo docente di quello strumento, per il quale predispose, nel luglio 1878, l'iniziale piano di studi della durata di sette anni. Nel 1880 divenne presidente del Circolo artistico di Venezia, di cui era stato uno tra i fondatori. Dal 1880 all'1882, e nuovamente dal 1893 al 1895, fu consigliere accademico al B. Marcello.

L'attività del G., che si svolse in prevalenza in ambito veneziano, è legata principalmente ai concerti tenuti al B. Marcello e al teatro La Fenice, nonché ai numerosi saggi cui partecipò con i propri allievi di pianoforte. Nell'inverno 1891 fu maestro sostituto alla Fenice per una serie di recite straordinarie. Nella primavera del 1895 l'orchestra di Venezia, diretta da A. Toscanini, eseguì, alla Fenice, la sua Sinfonia in mi maggiore. L'11 maggio 1896, sempre alla Fenice, partecipò, in qualità di maestro al pianoforte, al concerto straordinario diretto da M.E. Bossi, per l'inaugurazione della mostra tiepolesca.

In seguito a crisi depressive, causate anche da un principio di sordità, il G. si tolse la vita a Venezia il 26 luglio 1907.

Sino a quell'anno aveva insegnato al B. Marcello, dove fu sostituito dal pianista G. Tagliapietra. Aveva sposato Ernesta Salerni, da cui ebbe i figli Goffredo e Tonny.

Composizioni: Messa in 5 parti (1877); Tre duetti per pianoforte e violino (1882); Marcia caratteristica per pianoforte (1883); Giulia, mazurca per pianoforte (1886); Francesco Morosini, inno-cantata per coro e orchestra (anche per pianoforte a 4 mani, Milano 1886). Trascrizioni: La danza delle Driadi, dal poema sinfonico Im Walde di J. Raff (1880) e Cornelius Schut di A. Smareglia (1893).

Suo figlio Goffredo, pianista, organista e compositore, nacque a Venezia il 19 ott. 1886. Studiò pianoforte con il padre, organo con M.E. Bossi e O. Ravanello, composizione con G.G. Bernardi e A. Ponzilacqua. Diplomatosi in organo presso il liceo musicale B. Marcello nel luglio 1907, rimase a Venezia, dove frequentò, insieme con la sorella Tonny, diplomata in pianoforte. G. D'Annunzio, che si recò spesso fra il 1916 e il 1918 a palazzo Pisani (sede del liceo musicale), ebbe modo in più occasioni di apprezzare le doti del giovane organista. In quella sede Goffredo tenne una serie di concerti organizzati dal Comitato di assistenza civile per i feriti di guerra provenienti dal vicino fronte. Dal 1918 (con nomina ufficiale dal 1° nov. 1919) insegnò teoria e solfeggio al B. Marcello; nel 1926 partecipò come organista ai concerti tenuti in quell'istituto musicale. Dal settembre 1928 sino all'anno accademico 1939-40 vi tenne la cattedra di pianoforte complementare. Il 4 apr. 1929 eseguì, alla sala della Filarmonica di Trento, le proprie composizioni per organo Ave Maria e Allegretto da concerto, oltre a brani di J.S. Bach e di M.E. Bossi. Goffredo inoltre svolse attività didattica presso l'Associazione impiegati civili, il Convitto nazionale Foscarini, il Collegio orientale armeno, l'Istituto internazionale Ravà, l'Istituto femminile di Venezia e l'Istituto musicale di Treviso; nel 1949 si ritirò definitivamente dal B. Marcello, dove aveva continuato a insegnare solfeggio. Tenne numerosi concerti, come solista (piano e organo) e in duo con il violinista R. Principe, in Italia e all'estero (Basilea, Budapest, Ginevra, Monaco di Baviera, Vienna, Zurigo). Critico musicale de L'Adriatico e del Popolo di Venezia, diresse per oltre un decennio il Circolo artistico di Venezia. Fu insignito della croce di cavaliere dal ministro dell'Educazione nazionale.

Morì a Venezia il 22 genn. 1973.

Composizioni per pianoforte: 4 Impressioni, 2 Improvvisi, Remember; pianoforte a 4 mani: Danza di Erinni, 2 Pezzi facili, 2 Pezzi da concerto, Illusione, Novelletta, Piccoli pezzi lirici, Serenata estiva, Umoresca, Visione; violino e pianoforte: Berceuse, Elegia, Sonata di stile moderno, Suite campestre, Suite romantique; voce e pianoforte: Canti eroici, Canto d'amore, 2 Canti, Inno dei bombardieri, Notturni armeni. Inoltre Ave Maria, Balletto, Canto serafico, e musica vocale.

Fonti e Bibl.: Documentazione inedita fornita dal maestro P. Verardo; Venezia, Archivio del Conservatorio B. Marcello (Protocollo anni 1877, 1893, 1907, 1919, 1928, 1949); D.L. Corio, Ricerche storiche sul R. Conservatorio di musica di Milano, Milano 1908, p. 109; M.V. Recupito, Artisti e musicisti moderni, Milano 1933, pp. 127, 130 (per Goffredo); S. Martinotti, Ottocento strumentale italiano, Bologna 1972, p. 481; P. Verardo, Il Conservatorio di musica "B. Marcello" di Venezia, Venezia 1976, pp. 31, 34 s., 70, 261 s., 266, 268 (pp. 77 s., 270, 277, 284 per Goffredo); M. Girardi, Il teatro La Fenice, cronologia degli spettacoli 1792-1936, Venezia 1989, pp. 290, 296 s., 309, 417; A. De Angelis, Diz. dei musicisti, Roma 1928, p. 246; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 623 (per Goffredo); Diz. encicl. univ. della musica e dei musicisti, Appendice, pp. 317 s.

Vedi anche
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