FONTEBASSO, Francesco
Pittore, nato a Venezia nel 1709, ivi morto nel 1769. Scolaro di Sebastiano Ricci, trasse elementi anche dal Tiepolo, del quale si è anzi supposto sia stato collaboratore negli affreschi di Udine. Ma, eruditosi anche a Roma e quindi eclettico, senza impeti né forte carattere, il F. in generale non si allontana, nella sua abbondante e ancora imprecisata produzione, dall'orbita del Ricci. Nel 1736 il F. affrescò a Trento la chiesa dell'Annunziata e vi lasciò sei graziose tele con scene bibliche ora nella parrocchiale di Povo. A Venezia i contemporanei vantavano come suo capolavoro la pala di S. Salvatore; e la più bella tela ricordata come sua è la Cena in casa del Fariseo, tutta elementi veronesiani e ricceschi, nella saletta dell'Ateneo Veneto, già scuola di S. Girolamo. Si citano affreschi suoi nei palazzi Duodo, Barbaro e Soranzo e, più facilmente visibili, quelli sullo scalone di Palazzo Farsetti ora Municipio. Nel 1755 il F. è fatto membro dell'Accademia di pittura e scultura di Venezia, nel 1759 era ancora a Trento a dipingere per quel principe vescovo; nel 1760 fu chiamato in Russia a decorare il Palazzo d'inverno a Pietroburgo, dove di lui sussiste ancora nella chiesa del castello il soffitto della Risurrezione di Cristo e nella già Accademia imperiale, che lo ebbe professore nel 1762, anche il grandioso soffitto dell'incoronazione di Caterina II. Altri affreschi nel castello di Mitau e quadri e ritratti suoi si ricordano in collezioni russe. Ritornato nel 1763, insegnò nell'Accademia di Venezia e nel 1768 ne fu presidente. Suo figlio Domenico è ricordato anche come restauratore, soprattutto per le ridipinture al Paradiso del Tintoretto.
Bibl.: A. Longhi, Compendio delle vite di pittori veneziani, Venezia 1762; G. Fogolari, in L'Arte, XVI (1913), pp. 264-70. - Per l'attività in Russia: I. Grabar e N. Wrangell, in Starye gody, 1907, p. 384; 1911, p. 54 segg.; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XII, Lipsia 1916 (con bibl.); H. Voss, F. F. ein Beitrag zur Malerei d. venezianischen Barocks, in Jahrb. f. Kunstsamml., III (1923), pp. 27-34; G. Fiocco, La pittura veneziana del '600 e '700, Verona 1929, pp. 65, 81; A. Morassi, F. F. a Trento, in Boll. d'arte, s. 3ª, XXI (1931-1932), pp. 119-31.