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FERRARA, Francesco

di Antonio Sardi de Letto - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 46 (1996)
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FERRARA, Francesco (Franco)

Antonio Sardi de Letto

Nacque a Palermo il 6 luglio 1911 da Giovanni e Annunziata Pagano. Cominciò gli studi musicali nella città natale a soli cinque anni. Trasferitosi a Bologna, completò la sua formazione musicale presso il liceo musicale "G. B. Martini", conseguendo, con il massimo dei voti, i diplomi di violino, pianoforte, organo e composizione sotto la guida rispettivamente di A. Consolini, F. Ivaldi e C. Nordio. Nel 1931 si trasferì a Roma, dove entrò nell'orchestra dell'Augusteo dell'Accademia nazionale di S. Cecilia. Vi restò fino al 1933, quando fu chiamato come primo violino di spalla nell'orchestra stabile del Maggio musicale fiorentino. Vi rimase fino al 1940, suonando sotto la direzione delle più prestigiose bacchette internazionali (tra questi V. De Sabata, A. Guarnieri, V. Gui, E. Kleiber, J. W. Mengelberg, B. Walter). Fu A. Guarnieri ad incoraggiarlo nella direzione d'orchestra: gli affidò la preparazione dell'orchestra del Maggio musicale fiorentino per un concerto decentrato a Montecatini e, immediatamente dopo, gli offrì la possibilità di dirigere un concerto popolare al teatro Comunale di Firenze il 20 genn. 1938.

Nei dieci anni che seguirono il F. diresse, in Italia, in quasi tutti i teatri e presso gli enti sinfonici più prestigiosi, compiendo anche numerose tournées all'estero (Germania, Ungheria, Romania) e dirigendo alcune tra le più importanti orchestre internazionali (Berliner Philharmoniker, Filarmonica di Dresda, ecc.). La fama del giovane direttore d'orchestra fu consolidata dal concerto a Roma, alla basilica di Massenzio, nel luglio 1939 con l'orchestra dell'Accademia di S. Cecilia. Con la stessa orchestra il F. lavorò ininterrottamente fino al 1945: negli ultimi due anni (e precisamente dal novembre 1944 al settembre 1945) ricoprì l'incarico di direttore stabile.

Costretto per motivi di salute ad abbandonare l'attività direttoriale nel 1948, il F. continuò a dirigere per le registrazioni RAI-Radiotelevisione italiana e si dedicò alla composizione di musiche per film collaborando con importanti registi come F. Fellini, M. Antonioni, L. Visconti. Nel 1951 diresse per la RAI l'opera Idue timidi di N. Rota, vincitrice dei Premio Italia; realizzò poi una serie di film-opera destinati al grande schermo: L'aio nell'imbarazzo di G. Donizetti, L'occasione fa il ladro e La scala di seta di G. Rossini, La serva padrona di G. B. Pergolesi. Inoltre, a partire dal 1947 il F. si impegnò anche nell'insegnamento, presso il conservatorio "S. Cecilia" in Roma: prima come incaricato della classe di "esercitazioni orchestrali", poi di "lettura della partitura". Nell'ottobre del 1959 vinse come "primo assoluto" il concorso bandito dal ministero della Pubblica Istruzione, per la cattedra di "lettura della partitura". Già nell'anno successivo passava però all'insegnamento di "direzione d'orchestra". Questa cattedra nel 1975 venne trasformata in "corso di perfezionamento in direzione d'orchestra" presso l'Accademia di S. Cecilia: il F. la tenne fino al 1981, quando, per sopraggiunti limiti di età, andò in pensione. Nello stesso anno il ministero della Pubblica Istruzione gli conferì la nomina a professore emerito.

L'attività didattica del F. si svolse anche in corsi estivi tenuti dal 1958 al 1960 presso l'istituto musicale "F. Morlacchi" di Perugia (corsi di direzione d'orchestra); dal 1961, per diversi anni, presso le "Vacanze musicali" di Venezia e dal 1964 fino alla morte all'Accademia musicale Chigiana di Siena (corso di perfezionamento). Inoltre tenne dall'ottobre 1976 al marzo 1979 un corso semestrale presso il teatro La Fenice e tra il 1974 e il 1975 un corso per l'orchestra presso il teatro Comunale di Bologna. Negli ultimi anni il F. operò presso la scuola di musica di Fiesole.

All'estero l'attività didattica del F. si svolse in tre continenti. In Europa i suoi corsi si tennero a Hilversum, in Olanda, presso le Radio unite olandesi (dal 1958 al 1973); a Parigi, presso il Conservatoire principal de musique; in Svizzera, presso la Radio di Lugano ed il festival di Tibor Varga, a Sion. In Asia il F. fu invitato dal governo filippino negli anni 1974 e 1975; in Giappone fu chiamato da Seiji Ozawa nel 1976 per tenere un corso presso la Toho di Tokio, in onore di H. Saito, il grande direttore d'orchestra giapponese, maestro dello stesso Ozawa.

Quanto all'America, il F. insegnò dal 1975 fino alla morte a Filadelfia, alla Julliard School di New York e a Tanglewood (Berkshire Festival).

Molti furono i premi e i riconoscimenti conferitigli. Il 2 marzo 1958 fu nominato accademico di S. Cecilia. Fu inoltre accademico dell'Accademia Cherubini di Firenze e dell'Accademia filarmonica romana. Nel 1982 la RAI celebrò il suo settantesimo compleanno con un concerto nel quale si alternarono dieci celebri direttori, usciti dalla schiera degli oltre cinquecento allievi formatisi alla sua scuola. Il 1º settembre 1985, pochi giorni prima della morte, fu insignito a Venezia del premio internazionale "Una vita per la musica". Ai titoli sopra menzionati va aggiunta la medaglia d'argento al valore, concessa dal ministero della Pubblica Istruzione.

Morì il 7 sett. 1985 a Firenze, dove si trovava come componente della giuria del concorso di direzione d'orchestra "Vittorio Gui".

Accanto all'attività didattica e a quella direttoriale è ultimamente in fase di rivalutazione la figura del F. compositore, abile orchestratore, che seppe coniugare a un raffinato gusto armonico le necessità di un solido impianto formale.

Il ministero per i Beni culturali ed ambientali italiano ha dichiarato (1986) "di notevole interesse storico" l'archivio musicale privato del Ferrara.

Tra le sue composizioni, in gran parte inedite e conservate presso l'archivio della famiglia Ferrara, salvo diversa indicazione, si ricordano l'opera teatrale La sagra del fuoco, libretto di L. Zamparini.

Per orchestra: Sinfonia italiana; Burlesca (1932); Preludio (1932); Ouverture (1933); Improvviso (1934); Capriccio sinfonico (1935); Notte di tempesta (1936); Concerto per violino; Gavotta; Scherzo brillante (Milano, 1938); Largo (Bologna, s. d.); Prima suite per orchestra; Seconda suite per orchestra (Londra s. d.); Suite sinfonica sul tema filmico "I sequestrati di Altona"; Lento con infinita tristezza;vari commenti musicali per film e documentari.

Musica da camera: Sonata in do minore per violoncello e pianoforte, 1935 (Roma 1986); Sonata in la minore per violino e pianoforte, 1935 (Roma 1986); Quartetto in do minore (1935); Burlesca per violino e pianoforte (s.d.); Trio in la per violino, violoncello e pianoforte; Quartetto in la; Scherzo per violino e pianoforte.

Per pianoforte: Dormi dormi; Secondo notturno; Sonata in do minore (1954); Sonata in fa; Sonata in do minore, 1984 (Roma 1987).

Per organo: Fuga tonale (incompiuta).

Canzoni: Chalet sul lago, parole di F. Giordano; Hodetto al sole, parole di R. Morbelli; Dolce intimità; Fammi felice, parole di G. Testoni; Intorno a te è sempre primavera, parole di M. De Angelis-D. Bernazza; Intorno a te è sempre primavera, parole di S. Simoni; Per sognare, parole di L. Bosco.

Nel 1991 la RAI ha dedicato al F. un ciclo in otto puntate dal titolo La musica nel destino. Un ricordo di F. F., a cura di R. Liso e G. Di Marco, regia di B. Setayesh, andato in onda su RadioTre dal 15 ag. al 3 ott. 1991

Fonti e Bibl.: Necrologi: A. Gasponi, in IlMessaggero, 1º sett. 1985;M. Pasi, in Corriere della sera, 8 sett. 1985;R. Bonvicini, in IlTempo, 8 sett. 1985;V. De Vivo, Omaggio a F. F. per i suoi settant'anni, Roma 1982 (programma di sala del concerto tenuto presso l'auditorio della RAI di Roma); R. Liso-F. Ferrara, La musica come vita, in Arsuomo, gennaio 1987; F. Mannino, Genii, Roma 1987, pp. 20, 31-35, 37, 39 s., 42, 90 s., 95, 99, 103, 109, 146; Diz. encicl. univ. della musica e dei musicisti. Le biografie, II, pp. 739 s.

Vedi anche
Teatro degli Indipendenti Teatro d’avanguardia fondato a Roma nel 1922 da A.G. Bragaglia. Fu attivo fino al 1931, mettendo in scena, oltre a un repertorio sperimentale, pantomime e spettacoli di danza. violino Strumento musicale a corde e ad arco, appartenente alla famiglia della viola, del violoncello e del contrabbasso, nella quale occupa il posto del soprano, offrendo l’estensione più acuta di tutti gli altri, dal sol2 al do7. Fissato nella sua forma attuale alla fine del Cinquecento (violino fig.), è costituito ... musica Arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate di suoni. In quanto attività sociale, la musica appartiene a tutte le epoche e a tutte le culture, mutando il proprio significato e la propria funzione e manifestandosi in una grande varietà di forme e tecniche a seconda dei periodi ... pianoforte Strumento musicale cordofono, in cui le corde vengono percosse da martelletti azionati tramite una tastiera. L’interruzione del suono è provocata da smorzatori al momento del rilascio del tasto. Deve il suo nome alla possibilità di graduare l’intensità del suono. ● Il primo pianoforte, realizzato nel ...
Vocabolario
francésco
francesco francésco agg. e s. m. [dal lat. tardo Franciscus, der. di Francus «franco1»] (pl. m. -chi), ant. – Francese: La terra che fé già la lunga prova E di Franceschi sanguinoso mucchio (Dante); i modi e le cadenze della prosa f. (D’Annunzio)....
ferrarista
ferrarista s. m. e f. [der. di Ferrari, casa automobilistica italiana famosa per le sue vetture da corsa] (pl. m. -i). – 1. Appassionato di automobili Ferrari; persona che possiede e guida spec. tali vetture. 2. Chi, nei gran premi automobilistici,...
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