ALFIERI, Francesco Ferdinando
Nacque a Padova; fu tra i più fecondi trattatisti dell'armeggiare del Seicento. I suoi libri sono esemplari ammirevoli d'arte tipografica per le molte belle incisioni che li adornano. Il primo lavoro dell'A. fu La Bandiera (Padova 1638) in cui per mezzo di figure insegna il giuoco della bandiera, indispensabile allora per essere alfieri. Seguì La Scherma (Padova 1640. Ancona 1645), dedicata ai signori dell'Accademia Delia di Padova il testo è illustrato da 37 figure, trattate alla maniera del Callot. Fece poi stampare La Pica e la Bandiera (Padova 1641) per dimostrare con figure "una facile e nuova pratica e il maneggio e l'uso della Pica con la difesa della spada", e Lo Spadone con l'arte di ben maneggiare la spada a due mani (Padova 1653), pure riccamente illustrato. Quest'ultimo lavoro è notevole, perché tenta di far rivivere l'uso di quell'arma, quasi abbandonata, ed è il solo trattato piuttosto ampio sull'argomento. Nella biblioteca Casanatense di Roma si trovano le opere dell'A. legate in un sol volume (M, XII, 14), che l'A. aveva donato al famoso armigero Salvatore Fabris, cavaliere dei Sette Cuori, e per un quarantennio maestro d'armi alla corte di Danimarca. Dal lato tecnico gli scritti dell'A. valgono poco, molto da quello bibliografico. Vi si ripetono le teorie dei predecessori, senza alcuna aggiunta sostanziale, e scarsa influenza essi ebbero sull'evoluzione dell'arte della scherma.
Bibl.: J. Gelli, Bibl. gen. della scherma, 2ª ed., Milano 1905; id., L'arte dell'armi in Italia, Bergamo 1906; id., I giuochi di bandiera nel Seicento, in Emporium, XXI (1905), n. 123.