FASOLI (Fazzoli), Francesco
Nato nella odierna provincia di Lodi, a Zelo Buon Persico, molto probabilmente intorno al 1665, intraprese da giovane gli studi teologici. Sicuramente a questi primi anni risalgono anche i suoi interessi musicali, sebbene non si abbiano ulteriori notizie in proposito.
Era sacerdote nella diocesi di Milano allorché nel 1688 ricevette, da parte dei canonici del duomo di Torino, la nomina a maestro di cappella, quale successore di Giovanni Carisio, morto il 7 nov. 1687. Ciò farebbe supporre che il F. dovette superare un esame, anche se tale ipotesi non è suffragata da alcuna testimonianza diretta.
Oltre a dargli un certo prestigio, la nuova carica dovette sicuramente comportare un grande impegno materiale. Secondo gli statuti, infatti, il maestro di cappella aveva anche la responsabilità dell'insegnamento ai bambini del collegio dei "Puerorum Innocentium", fondato accanto al duomo nel 1450 dal vescovo Ludovico de Romagnano.
Con un salario annuo di 1.586 lire il F. doveva, quindi, dividere il suo impegno tra l'insegnamento della musica e del canto figurato ai fanciulli del collegio e far fronte ai bisogni della cappella in occasione delle varie festività in cui erano richiesti specifici interventi musicali oltre al canto piano. A tale proposito vengono a testimonianza della sua produzione le numerose raccolte di composizioni sacre, giunteci manoscritte e ora conservate nell'Archivio capitolare del duomo di Torino.
Nate per la funzione liturgica, queste composizioni consistono soprattutto in messe, salmi e mottetti. La maggior parte di esse sono composte per un organico variabile tra le quattro e otto voci e molte prevedono l'accompagnamento dell'organo o di altri strumenti. Non manca accanto a questi brani policorali qualche episodio solistico che prevede la presenza di una voce solista con l'accompagnamento di strumenti concertanti, secondo la tipica prassi del mottetto solistico che si era andato diffondendo dai primi anni del XVIII secolo.
Se nell'ambito della musica sacra sembra quasi esaurirsi la produzione musicale del F., non gli mancò, tuttavia, l'occasione di cimentarsi nel campo del teatro d'opera.
Risale all'anno 1695, infatti, la sua partecipazione insieme con Angelo Domenico Lignani, musicista della corte dei Savoia, alla stesura dell'opera in musica L'Anfitrione di Plauto su libretto di Claudio Signoretti, di cui il Lignani compose il primo atto e il F. i restanti due. La rappresentazione di quest'opera, avvenuta al teatro Regio di corte in occasione del carnevale del 1695, fu accompagnata da altre due opere: L'Alessandro amante eroe di Antonio Ziani e Teodora Augusta di D. Gabrielli.
Un'altra opera è segnalata dal Sartori (n. 18138): il "dramma per musica" Il pastore fortunato, librettista ignoto, rappresentato nello stesso anno nel palazzo Provena Druent, in occasione delle nozze di Elena Provano Druent con Gerolamo Falletti di Castagnole.
La collaborazione tra il F. e il Lignani è certamente interessante in quanto testimonia l'esistenza di uno stretto legame tra la cappella del duomo e l'ambiente di corte. Furono questi, comunque, gli unici lavori di genere profano del F. che, per tutto il periodo torinese, mantenne fede al suo incarico alla cappella che servì fino alla morte, avvenuta a Torino il 18 marzo 1712.
Tra le composizioni, tutte conservate in manoscritto nell'Archivio capitolare del duomo di Torino, si ricordano: Salmi brevi a otto voci, Salmi a 8 per tutto l'anno, cinque Dixit Dominus per voci e strumenti, tre Lauda Ierusalem per voci e strumenti, un Laudate pueri a canto solo con strumenti, un Nisi ominus a 5 con strumenti, due Miserere mei Deus per voci e strumenti, sei Versetti per l'assoluzione alle tombe nel duomo di Torino, quattro Magnificat per voci e orchestra, due Litanie della Beata Vergine, due inni per voci e strumenti, mottetti vari per voci e strumenti.
Fonti e Bibl.: Torino, Archivio dei duomo, Conti di cappella, 1695-1711, f. 1; G. Sacerdote, Il teatro regio di Torino, Torino 1892, pp. 41 s.; M. T. Bouquet, Musique et musiciens à Turin de 1648 à 1775, Torino 1968, pp. 96, 101-04, 107, 147; A. Caselli, Catalogo delle opere liriche pubblicate in Italia, Firenze 1969, pp. 156 s.; Storia del teatro Regio di Torino, I. M.-Th. Bouquet, Il teatro di corte dalle origini al 1788, I, Torino 1976, pp. 91, 98, 251; Die Musik in Gesch. und Gegenwart, XVI, coll. 185 s., The New Grove Dict. of music and musicians, VI, pp. 415; C. Sartori, I libretti ital. a stampa dalle origini al 1800, cfr. Indici, I, p. 382, Diz. enc. univ. d. musica e dei musicisti, Le biografie, II, p. 709.