DURANTE, Francesco
Musicista, nato a Frattamaggiore (Napoli) il 15 marzo 1684, morto a Napoli il 13 agosto 1755. Pochi sono i dati sicuri circa la sua biografia, specie circa i suoi studî musicali; con certezza sappiamo solo che il D. fece parte del corpo insegnante nel Conservatorio di S. Onofrio a Capuana. dove entrò nel 1710, in qualità di secondo maestro. Dopo sei mesi lasciò il Conservatorio per ritornarvi nel gennaio del 1745, in qualità di primo maestro; vi rimase fino al 1755. Diede opera d'insegnante anche nel Conservatorio di Z. Maria di Loreto, dal 1742 al 1755, e in quello dei Poveri di Gesù Cristo, dal 1728 al 1739.
Gl'insegnamenti del D., con la lunga pratica di oltre un ventennio, contribuirono in molta parte a formare quella tradizione didattica che diede universale fama alla scuola musicale di Napoli. Col D. e Leonardo Leo comincia l'età aurea della scuola napoletana del Partimento, che, attraverso il Cotumacci, successore del D. nell'insegnamento in S. Onofrio dal 1755 al 1785, continuò con splendore fino al Fenaroli (allievo del Durante) al Sala, al Tritto. Alla pratica didattica il D. associa una fecondità produttrice che, se culmina nella musica sacra (Messe, Magnificat, Miserere, Litanie), gli consente però di lasciare notevole impronta anche nel campo della musica strumentale (Studî, Divertimenti, Sonate e Toccate per cembalo, ecc.). L'incredibile dispersione delle opere del D. rende diffficile approfondire lo studio del musicista, ma attesta in modo non dubbio a quale altezza sia giunta la fama del compositore. Tuttavia il D. può essere posto tra coloro che stabilirono un perfetto equilibrio tra il senso vocale della polifonia e il senso della nuova armonia, affermatosi con la monodia fin dal secolo precedente.
Nella musica sacra il basso continuo non aveva avuto le stesse ripercussioni a armoniche che nella musica profana. Il basso generale che era stato valido elemento accompagnante anche nelle grandiose costruzioni vocali della polifonia barocca, non si era ancora definitivamente risoluto nel senso della nuova funzione armonica. Bisogna immaginare il nuovo spirito tonale, sorto dall'evoluzione polifonica del sec. XVI, come quello d'una lirica individualità che, investito il mondo dei suoni, lo domina e forma a sua immagine. L'armonia tonale è personalità umana e la musica sacra è quella che più resiste al suo dominio. Questo nuovo spirito armonico, venuto dalle correnti del mondo profano e del Rinascimento, si espande nella polifonia profana, le imprime senso ritmico e strumentale, come nei madrigali del Monteverdi, ma è tenuto in rispetto dalla polifonia sacra che, per quanto ansiosa di nuove esperienze, rimane ancora soggiogata dagli spiriti tradizionali dello "stile a cappella". Il contrappunto, nato nel terreno medievale dei modi liturgici, si era sviluppato in questo senso, ancora nel sec. XVII; così vediamo attuarsi gli artifizî dello stile canonico nei maestri seicenteschi e anche nello stesso Monteverdi. I Napoletani, invece, che si erano tenuti lontani da questa artificiosa eoncezione di origine fiamminga, contribuiscono alla formazione d'un contrappunto moderno, sulle basi delle nuove tonalità. La polifonia del Durame ha un particolare valore nel senso di questo rinnovamento.
Musiche sacre del D. si trovano nelle biblioteche musicali di Berlino, Danzica, Darmstadt, Dresda, Konigsberg, Monaco di Baviera, Londra, Vienna, Parigi, Bruxelles, Milano, Bologna, Napoli. A Milano (Conservatorio di musica) e a Napoli (pure nel Conservatorio), si trova anche musica strumentale, come Sonate e Toccate per cembalo, Concerti per due violini, viola e violoncello. Il British Museum di Londra, possiede dieci volumi di canti spirituali polifonici e due volumi di canti profani, da una a tre voci. Notissimi sono i suoi Duetti da camera e il Magnificat, riprodotto in edizioni moderne.
Bibl.: F. Florimo, La scuola musicale napoletana, Napoli 1882-84; S. Di Giacomo, I Quattro antichi Conservatorî di Napoli, Palermo 1925; F. Torrefranca, Poeti minori del Clavicembalo, in Riv. mus. it., anno XVII; G. Pannain, Toccate inedite di F. Durante, Milano 1915.