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Diofebi, Francesco

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Diofebi, Francesco. – Giunse a Roma nel 1800 (Narni 1781 - Roma 1851) e collaboró con V. Ferreri fino al 1803, poi fu (1808) apprendista di G. Landi e di V. Camuccini (1818).

D. dipinse su commissione per Lord Kinnaird, per la principessa E. M. Galitzina dipinse tra l’altro l’Interno di San Pietro e per il fratello S. Galitzin Interno di S. Pietro, Piazza S. Pietro, Interno di S. Giovanni in Laterano e Interno di S. Maria Maggiore, mentre presso il Museo Arkhangelskoye di Mosca sono conservati tre ritratti in interno della  Galitzina e della contessa C. Voronzova, databili tra il 1829 e il 1831.

Scena pinelliana è Festeggiamenti per il carnevale in piazza Barberini del 1822 (coll. privata), dove maschere ballano sullo sfondo dello studio di B. Thorvaldsen, nel quale lo scultore danese si era trasferito in quell’anno. Thorvaldsen era in possesso di undici oli e tre acquerelli, eseguiti da D. tra il 1825 e il 1839 (Th. Museum). D. è l’unico pittore italiano a ritrarre Thorvaldsen dopo Camuccini, e lo raffigurò in veste di accademico di San Luca ne L’apertura della tomba di Raffaello al Pantheon nel 1833 del 1836.

Presso il Museo di Roma è la Basilica di S. Paolo dopo l’incendio del 1823. Il saltarello (Museo di Roma in Trastevere) è databile al 1833. Un’altra recente aggiunta al corpus pittorico è la Piazza  S. Pietro vista dall’atrio della Basilica, del 1825-30, dove la piazza inquadrata dall’arco fa da sfondo alle figure in primo piano. Nel 1831 M. Torlonia gli commissionò un Interno di S. Lorenzo fuori le Mura. Per A. Torlonia, nel 1835 D. affrescò una camera nel palazzo di piazza Venezia (Museo di Roma).

Pur di formazione neoclassica, D. trattò scene popolari pinelliane e di genere e seguì i capiscuola d’oltralpe, Granet ed Eckersberg, nel raffigurare interni e nell’inquadramento prospettico e architettonico: per es. Elemosina presso Santa Maria in Aracoeli del 1825, Preghiera all’interno del Colosseo, Festa di San Giuseppe al Foro di Nerva del 1832 (Th. Museum) e Lavandaie presso l’Acqua Vergine del 1838 (Muzeum Narodowe, Poznań).

Vedi anche
Teatro degli Indipendenti Teatro d’avanguardia fondato a Roma nel 1922 da A.G. Bragaglia. Fu attivo fino al 1931, mettendo in scena, oltre a un repertorio sperimentale, pantomime e spettacoli di danza. pittura a òlio òlio, pittura a Tecnica pittorica che utilizza l'olio, soprattutto di lino, per agglutinare le materie coloranti e renderle così adatte alla pittura. Nota fin dall'antichità, la olio, pittura a a olio, pittura a risulta particolarmente efficace per ottenere effetti di luminosità, trasparenza e intensità ... acquerello (o acquarello) Tecnica di pittura (➔) che usa pigmenti temperati con gomma, solubili in acqua, eseguita generalmente su carta. Questo tipo di pittura si diffuse soprattutto in Inghilterra nella seconda metà del 18° secolo. pantheon Tempio o luogo dedicato a tutti gli dei; soprattutto famoso il pantheon di Roma, costruito da Marco Vipsanio Agrippa (v. fig.), che lo dedicò a Marte, Venere e «a tutte le divinità». Per estensione, chiesa o edificio che contiene le tombe di uomini illustri, sia come nome proprio e tradizionale (per ...
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  • COLOSSEO
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Vocabolario
francésco
francesco francésco agg. e s. m. [dal lat. tardo Franciscus, der. di Francus «franco1»] (pl. m. -chi), ant. – Francese: La terra che fé già la lunga prova E di Franceschi sanguinoso mucchio (Dante); i modi e le cadenze della prosa f. (D’Annunzio)....
francescano
francescano agg. e s. m. – 1. agg. Di san Francesco d’Assisi (1181 o 1182-1226) e dell’ordine da lui fondato: il movimento f.; la predicazione f.; la regola f.; l’abito f.; missioni francescane. Che è proprio di san Francesco d’Assisi e...
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