FRANCESCO di Paola, santo
Nacque in Paola (Cosenza) il 27 marzo 1416, da Giacomo D'Alessio e Vienna di Fuscaldo. Ancora in tenera età peregrinò, con i genitori, ad Assisi, Monteluco, Roma, Montecassino e forse anche a Loreto: appena dodicenne si ritirò a vita eremitica in un podere di suo padre, vivendo per sei anni in penitenza e preghiera. Scoperto il suo antro, alcuni giovani vollero farsi suoi discepoli: così egli divenne il fondatore dell'ordine dei Minimi (v. frati minimi). F. fu di vita austerissima: nei 90 anni che visse, non mangiò mai carne, uova, latte, formaggio; solo nella tarda età usò, e raramente, pesce e vino. Praticò anche rigorosi digiuni e macerazioni. Ebbe il dono delle estasi. Celebre fra i numerosi suoi miracoli ricordati dalla tradizione è il passaggio dello stretto di Messina sul proprio mantello. Patrocinò i diritti degli umili contro i soprusi dei signorotti e dei principi, che dominavano in Calabria, e ai quali parlò con fierezza apostolica. Luigi XI di Francia, presso a morire, uditi i suoi miracoli, lo chiamò a sé. F. vi si recò avutone ordine da papa Sisto IV (che richiese il consiglio e l'opera del santo in alcuni affari della Chiesa), e indusse il re a morire cristianamente. Anche dopo la morte di Luigi, F. si trattenne alla corte francese, dove rimase per 25 anni, ottenendo grandi aiuti per la diffusione del suo ordine in tutta Europa. Propose il matrimonio di Carlo VIII con Anna di Bretagna, nell'intento della pace, che seguì con annessione della Bretagna alla Francia. Morì il 2 aprile 1507. Giulio II lo dichiarò beato nel 1513, e Leone X santo nel 1519. Il suo culto divenne popolare. È invocato comunemente per ottener prole. Vittorio Amedeo I e Cristina di Francia fecero a lui un voto per la perennità della successione di casa Savoia, e gli eressero (1637) un sontuoso tempio in Torino.
Bibl.: G. Roberti, S. Fr. di P. Storia della sua vita, Roma 1915.