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Del Tuppo, Francesco

di Berta Maracchi Biagiarelli - Enciclopedia Dantesca (1970)
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Del Tuppo, Francesco

Berta Maracchi Biagiarelli

, Tipografo e scrittore (nato a Napoli intorno al 1444, morto dopo il 1498). La sua edizione della Commedia, non datata e nota per il motto finale come quella del Deo Gratias (Gesamtkatalog der Wiegendrucke 7962) è ormai divenuta rarissima; se ne conoscono infatti soltanto tre esemplari: alla Trivulziana, al British Museum, alla Biblioteca Reale di Stoccarda. L'edizione ha dato luogo a una lunga questione, sia per la datazione sia per la critica del testo; il Panizzi la considerò una delle quattro più antiche e come tale la ristampò nel 1858 per Lord Vernon. La critica posteriore, riprendendo in esame la lettera che si legge in fine al volume (cfr. Mauro, pp. 55-56), nella quale il Del T. ringrazia i cinque " electi allo regimento della magnifica cita di Napoli ", e cioè Onofrio Caracciolo, Placido de Sangro, Carlo Cicinello, Filippo de Anna e Naso Papacoda per averlo difeso, aiutato e incoraggiato, rendendo possibile la pubblicazione della sua opera, contro un " fiero Judio ", il quale " tractando... collorate raione " la ostacolava, ha notato che un fatto riportato dal Del T. a dimostrazione della perfidia della razza ebraica risulta dalle cronache del tempo avvenuto nel 1475. Preso dunque quest'anno come termine post quem, si giudicò che una frase della stessa lettera a quella data riferentesi (" ià non sono multi anni ") poteva spostare agevolmente la pubblicazione del Del T. al 1478 o 1479. Il Mauro, a sostegno della sua tesi, che fissava appunto come anno il 1479, trovò appoggio indiretto in alcuni documenti pubblicati nel suo studio. In base a tutte queste considerazioni l'edizione viene ormai giudicata posteriore all'altra napoletana del 1477 (Gesamtkatalog 7961), senza nome di tipografo; ciò spiegherebbe anche l'opposizione del " fiero Judio ", che, a quella prima interessato, non avrebbe voluto nella stessa città una ristampa del poema a così breve distanza di tempo. Tanto l'edizione del 1477 quanto questa del Del T. sembrano derivare dall'editio princeps, Foligno, Numeister e Angelini 1472 (Gesamtkatalog 7958). Varianti che si riscontrano in differenti esemplari della folignate potrebbero spiegare secondo il Vandelli lezioni diverse nei due testi napoletani; l'anello intermedio tra l'edizione 1472 e l'edizione del Del T. sarebbe costituito da quella del 1477, cosa che tra l'altro renderebbe anche più logiche alcune diversità di lezione.

Bibl. - Catalogue of books printed in the XVth century now in the British Museum, Londra 1930, VI XLI, XLII, 868; G. Finali, Le prime quattro edizioni della D. C., in " Nuova Antol. " LXXI (1897) 385-394; G. Persico Cavalcanti, La prima edizione napoletana della D.C., in " Riv. delle Biblioteche e degli Archivi " IX (1898) 1-5; G. Vandelli [recensione ai due scritti precedenti], in " Bull. " VI (1898) 118; A. Mauro, F. Del T. e il suo " Esopo ", Città di Castello 1926 (in particolare Appendice I, 214-215). Mambelli, Annali 10-11 (con bibl.).

Vedi anche
Sixtus Riessinger Riessinger ‹rìisiṅër›, Sixtus. - Tipografo tedesco (n. forse Sulz, Costanza, 1430 circa - m. dopo il 1502), sacerdote. Dapprima a Roma, si trasferì, intorno al 1469, a Napoli, dove introdusse la stampa tipografica e fu in grande considerazione alla corte di re Ferdinando I. In società dal 1474 con Francesco ... tipografia Il sistema di stampa diretta, che si esegue mediante una forma a rilievo, composta con caratteri mobili (tipi). È il sistema di stampa più antico, che lascia l’impronta sul supporto (carta ecc.) inchiostrando preventivamente gli elementi in rilievo, e poi applicandoli a pressione sul supporto stesso. ... Napoli Comune della Campania (117,3 km2 con 973.132 ab. nel 2008, detti Napoletani; 3.100.000 ab. considerando l’intera agglomerazione urbana), capoluogo di provincia e di regione. ● Il centro più notevole del Mezzogiorno d’Italia per ampiezza demografica, tradizioni storiche e rilevanza dell’apparato economico, ...
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  • Del Tuppo, Francesco
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    Tipografo e letterato (Napoli 1443 circa - ivi dopo il 1498). Fu protetto ed ebbe uffici dagli Aragonesi. Socio e direttore letterario della tipografia di Sisto Riessinger (la prima in Napoli), poi capo di essa, stampò tra gli altri libri un suo volgarizzamento, infarcito di napoletanismi, della redazione ...
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Vocabolario
tùppete
tuppete tùppete. – Voce onomatopeica, imitativa di colpi non forti, di cadute e balzi: il bambino ha perso l’equilibrio e, tùppete, è caduto a sedere in terra. Anche seguito da tàppete, con riferimento (per lo più scherz.) a un rumore o...
francésco
francesco francésco agg. e s. m. [dal lat. tardo Franciscus, der. di Francus «franco1»] (pl. m. -chi), ant. – Francese: La terra che fé già la lunga prova E di Franceschi sanguinoso mucchio (Dante); i modi e le cadenze della prosa f. (D’Annunzio)....
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