Poeta (Lodi 1634 - ivi 1704). Di nobile famiglia, ebbe notevoli incarichi politici (fu ambasciatore a Vienna e ministro della città di Lodi residente a Milano). Autore di un poema burlesco (Della discendenza e nobiltà de' maccheroni, 1654), diede il meglio di sé nelle composizioni di gusto arcadico (sonetti, ariette, cantate, madrigali), raccolte, con altri testi, in Poesie diverse (2 voll., 1692). Scrisse anche un poema lirico-teologico (Dio, 1684) e, per il teatro, drammi per musica, favole pastorali, e la fortunata commedia in versi in dialetto lodigiano La sposa Francesca (post., 1709).