COSSIGA, Francesco (App. V, i, p. 744)
Nel 1990, quando già da cinque anni era Presidente della Repubblica, C. cominciò a intervenire ripetutamente sul tema delle riforme istituzionali e più in generale nel dibattito politico. In particolare, quando a ottobre emerse l'esistenza di una rete militare segreta denominata Gladio, legata alla NATO e destinata a guidare forme di lotta armata in caso di invasione di una potenza comunista, C. rivendicò a sé il merito di aver contribuito, in qualità di sottosegretario alla Difesa negli anni Sessanta, alla definizione dei compiti e della struttura di tale organizzazione.
Dopo l'archiviazione di una denuncia nei suoi confronti per attentato alla Costituzione, presentata nel dicembre 1990 da Democrazia proletaria, nel dicembre 1991 il Partito democratico della sinistra chiese al Parlamento la sua messa in stato d'accusa (autodenunciatosi alla magistratura ordinaria, C. sarebbe stato prosciolto nel 1994, dopo l'istruttoria e la conforme proposta del Tribunale dei ministri).
Nell'aprile 1992, sostenendo che un nuovo presidente della Repubblica, forte del mandato appena ricevuto, avrebbe potuto affrontare più efficacemente la crisi politica del paese, C. rassegnò le dimissioni, con un lieve anticipo sulla scadenza naturale del settennato. Divenuto senatore a vita, non rientrò nelle file della Democrazia cristiana e aderì al gruppo misto del Senato. Negli anni successivi continuava a essere presente sulla scena politica italiana, e nel 1998 diede vita al processo che portò alla nascita dell'Unione democratica per la repubblica (UDR), formazione autonoma di centro sorta con l'obiettivo di aggregare una vasta area di forze moderate, alternative alla sinistra. Dell'UDR, al cui interno confluirono, tra gli altri, esponenti di Forza Italia, dei Cristiani democratici uniti e del Centro cristiano democratico, C. assunse la carica di presidente onorario, pur essendone, in realtà, il leader effettivo. Nell'ottobre 1998 l'UDR entrò a far parte di un governo di centro-sinistra guidato da M. D'Alema. Nel febbraio 1999 C. uscì dall'UDR (divenuto in aprile Unione democratici per l'Europa, UDEUR), pur continuando a rimanere un punto di riferimento per il dibattito sui destini delle frammentate forze del centro. Fra le sue opere recenti si segnala, a cura di P. Chessa, Il torto e il diritto. Quasi un'antologia personale (1993).
Bibl.: P. Guzzanti, Cossiga uomo solo, Milano 1991; G. Galli, M. Valcarenghi, Psicanalisi e politica. Francesco Cossiga dalle esternazioni all'esito del voto, Milano 1992; L. Violante, Il piccone e la quercia, Roma 1992.