CONTARINO, Francesco
Nacque da Antonio e da Agata Licopoli nel 1855 a Reggio Calabria, dove frequentò le scuole secondarie distinguendosi negli studi. Con borsa di studio concessagli dall'amministrazione comunale, egli si trasferì a Napoli dove conseguì la laurea ìn matematica e in ingegneria.
Il C. insegnò fisica e meteorologia presso la scuola superiore di agraria di Portici e, per alcuni anni, fu incaricato del corso di geodesia presso l'università di Napoli, nella quale era libero docente di astronomia. Lavorò come ingegnere presso il comune di Napoli dimostrando, anche in questa attività, originalità di idee e vivezza di ingegno (molto lodata fu la sua invenzione di un sifone adottato nelle fognature cittadine). Fu insignito di varie onorificenze tra le quali la croce dei SS. Maurizio e Lazzaro.
L'attività principale del C. fu però quella di astronomo presso l'osservatorio astronomico di Capodimonte, dove iniziò le sue principali ricerche a 22 anni continuandole fino alla morte.
Il C. si occupò dapprima di determinazioni di ascensioni rette di stelle in zona (cfr. F. Contarino-E. Angelitti, Sulla determinazione delle ascensioni rette delle stelle in zona, in Rendiconti della R. Accademia di scienze fisiche e matematiche di Napoli, XIX [1880], 3-4, pp. 51-55), di osservazioni micrometriche al telescopio equatoriale di alcune comete (cfr. F. Contarino-E. Angelitti, Osservazioni micromeniche della grande cometa di settembre 1882, ibid., XXII [1883], pp. 48-54;F. Contarino-E. Angelitti, Osservazioni micrometriche della cometa Wells 1882, ibid., XXI [1882], II, pp. 210 s.), e di magnetismo terrestre (cfr. Determinazioni assolute della componente orizzontale della forza magnetica terrestre fatte nel R. Osservatorio di Capodimonte negli anni 1883-1884 e in epoche anteriori, in Atti d. Acc. Pontart., XXVII [1887], app., pp. 29-43). Negli anni 1889e 1890attese a lavori di carattere strumentale fra i quali uno studio sull'esaminatore di livelle dell'osservatorio di Capodimonte (cfr. Sull'esaminatore di livelle del R. Osservatorio di Capodimonte, in Pubbl. d. R. Ossem. di Capodimonte, Napoli 1889), ed una attenta disamina sulla forza che si sviluppa nei fili di bozzolo soggetti a torsione (Sulla forza che si sviluppa nei fili di bozzolo assoggettati a torsione, ibid. Nel periodo tra il 1894 e il 1898 egli pubblicò, tra l'altro, due interessanti note sulla determinazione di latitudine con il metodo di Doellen (cfr. Sulla determinazione di latitudine col metodo di Doellen, in Astronomische Nachrichten, CXXXVI [1894], pp. 370-78) e su un metodo per determinare la latitudine geografica indipendentemente dai piccoli errori delle coordinate delle stesse (cfr. Sudi un metodo per determinare la latitudine geografica indipendentemente dai piccoli errori delle coordinate delle stelle, in Pubbl. d. R. Osserv. di Capodimonte, Napoli 1897). Successivamente il C. eseguì osservazioni astronomiche e magnetiche durante l'eclisse di Sole del 30 ag. 1905 (cfr. Osservazioni astronomiche, magnetiche e meteorologiche in occasione dell'eclisse solare del 30 ag. 1905, in Rend. d. R. Acc. d. sc. fis. e mat. di Napoli, XLV [1906], pp. 87-102), e nel 1909 prese parte alle operazioni per determinare la differenza di longitudine fra gli osservatori di Roma (Monte Mario) e Napoli (Capodimonte) e ne pubblicò i risultati in una memoria della commissione geodetica italiana (cfr. Differenza di longitudine fraRoma (Monte Mario) e Napoli (Capodimonte), in Memorie d. R. Comm. geod. italiana [1917], pp. 1-54). Sono anche da ricordare due note di carattere teorico (1910-1911) sull'effetto della deforinazione di un fascio di luce sulle misure fotometriche (cfr. Effetto della deformazione che subisce la sezione di un fascio di luce parallela traversante l'atmosfera terrestre sulle misure fotometriche che si fanno su di esso, in Pubbl. d. R. Osserv. di Capodimonte, Napoli 1910) e sulla discordanza fra le distanze zenitali delle stelle osservate per riflessione e direttamente (cfr. Contributo alla spiegazione della discordanza R-D che si Presenta fra le distanze zenitali delle stelle osservate sull'orizzonte di Mercurio e direttamente, ibid., Napoli 1911).
Il C. fu incaricato della direzione dell'osservatorio di Capodimonte dal 1910 al 1912 ed in questo periqdo dette impulso a molti lavori scientifici: furono eseguite osservazioni meridiane della stella NovaLacertae ed osservazioni micrometriche di comete e pianetini. Inoltre l'osservatorio si arricchì di nuova aggiornata strumentazione.
Nel 1911 pubblicò i risultati delle osservazioni eseguite dal 1894 al 1898 in collaborazione con F. Fergola e F. Angelitti, per la nuova determinazione della costante di aberrazione e della latitudine dell'osservatorio di Capodimonte (cfr. Risultati delle osserivazioni fatto per la novella determittazione della costante dell'abomazione e della latitudine nel R. Osservatorio di Capodimonte negli anni 1894, 95, 96, 97, 98, in Mem. d. Acc. d. sc., Napoli 1911). Questo lavoro era stato proposto dal Fergola nel 1883 per investigare sul fenomeno della variazione della latitudine e consisteva in una serie di osservazioni stellari corrispondenti, tra l'osservatorio della Columbia University di New York e l'osservatorio astronomico di Capodimonte a Napoli, ambedue situati in prossimità di uno stesso parallelo di latitudine. I risultati di tali osservazioni, pubblicati dal Fergola con il titolo Novella determinazione della costante dell'aberrazione e della latitudine di Napoli negli a. 1893-1894, in Rend. della R. Acc. delle scienze fisiche e matematiche di Napoli, XXXVI (1897), pp. 168-83 contribuirono alla risoluzione dei problema della variazione della latitudine.
Fra le pubblicazioni del C. è anche da menzionare una estesa memoria di carattere matematico sulla media aritmetica, sulla media probabile e media più probabile (cfr. Media aritmetica, media probabile e media più probabile, in Mem. d. R. Osserv. di Capodimonte, Napoli 1915).
Partecipò al congresso dell'Unione astronomica internazionale, tenutosi a Roma nel 1922, e fu nominato membro della commissione per le osservazioni meridiane. In riconoscimento dei suoi meriti scientifici fu nominato socio residente dell'Accademia Pontaniana e segretario del R. Istituto d'incoraggiamento in Napoli.
Il C. morì il 30 genn. 1933 nell'osservatorio di Capodimonte circa dieci anni dopo essere stato collocato a riposo per limiti di età.
Fonti e Bibl.: Necr., in Mem. d. Soc. astron. ital., n. s., VII (1933), pp. 105 ss.; F. G. Tricomi, Matematici ital. del primo sec. dello Stato unitario, in Mem. d. Acc. d. sc. di Torino, cl. di sc. mat., fis. e nat., s. 4, I (1962), p. 39.