COLONNA, Francesco
Di lui sappiamo soltanto che, nato nel 1432 o 1433, fu frate domenicano e morì probabilmente nel 1527. Viaggi in Oriente e in Grecia gli furono attribuiti per meglio giustificare la competenza nell'arte antica che è nel suo libro: Hypnerotomachia Poliphili (da ὕπνος, ἔρως, μάχη: pugna d'amore in sogno). Strano libro, in cui Medioevo e Rinascimento s'incontrano c incrociano nei loro caratteri più contrastanti. Tale del resto la stessa personalità dell'autore, vero umanista claustrale. La cornice dell'opera è un'allegoria da alcuni studiosi ravvicinata a quella della Divina Commedia. Smarrito in una selva, anch'egli ne esce con un grande viaggio (i cinque sensi sono allegorizzati da cinque ninfe). Poliam frater Franciscus Columna peramavit, svela l'acrostico formato dalle iniziali dei capitoli. Ma questa trama allegorica è soltanto un pretesto a mettere innanzi teorie architettoniche e descrizioni di oggetti di arte. Tavole a tre piedi, candelabri, decorazioni, anfore, vasi, fontane, incisioni, cesellature, fanno presto dimenticare la diletta Polia. Se scritta, come pare, prima del 1479, questa opera precorrerebbe il De re aedificatoria di L. B. Alberti e tanto più sorprenderebbe la competenza del C., che, a ogni modo, si aggira fra rovine e reliquie non con entusiasmo di umanista ma con sagacia di antiquario. La lingua, stranissimo miscuglio di "italo-greci-latini vocaboli... îdioma dî idiomi", rappresenta insomma un tentativo di dare al volgare una certa dignità classica. Ma la moderna celebrità dell'opera è dovuta al fatto che essa costituì per la copia e la bellezza delle incisioni il capolavoro tipografico di Aldo Manuzio (1499) ed è ritenuta come la più bella edizione del Rinascimento.
Bibl.: F. Colonna, Le Songe de Poliphile (trad. e introduzione di C. Popelin), Parigi 1879-82; C. Ephrussi, Étude sur le Songe de Poliphile, Parigi 1888; D. Gnoli, Il Sogno di Polifilo, Firenze 1900; F. Fabrini, Indagini sul "Polifilo", in Giornale storico d. lett. it., XXXV (1900), pp. 1-33; R. Barraud, Essai de bibliographie du Songe de Poliphile, in La bibliofilia, XV (1913); G. Schneider, Notes sur l'influence artistique du "Songe de Poliphile", in Études italiennes, 1920, p. 1 segg.; P. Molmenti, Alcuni documenti concernenti l'autore dell'H. P., in Curiosità di storia veneziana, Bologna 1920; W. Zabughin, Storia del Rinascimento cristiano, Milano 1924, p. 162 segg.; G. Leidinger, A. Dürer u. die Hypnerotomachia Poliphili, Monaco 1929.