COLEMAN, Francesco (Francis)
Figlio di Charles e di Fortunata Segadori, fratello minore di Enrico, nacque a Roma nell'anno 1851. La sua educazione artistica si svolse nell'ambito dello studio paterno, con particolare interesse per l'acquerello, tecnica con la quale dipinse scene di costume e soggetti storici. Frequentò anche i corsi di pittura all'Accademia di S. Luca (Thieme-Becker). Nel 1887 ottenne un diploma d'onore all'Esposizione internazionale di Dresda. La frammentarietà delle notizie sul pittore e la scarsa reperibilità delle sue opere costituiscono un grave impedimento per la restituzione della sua personalità artistica. Come suggerisce Jannattoni, il campo di azione dell'artista è stato invaso, anche nella considerazione degli storici, dai più famosi parenti. Sconosciuto è pure l'anno della sua morte.
Alcune opere del C. furono esposte nel 1923 alla casa d'arte Palazzi a Roma insieme con altre del fratello (Il Mondo, 15 febbr. 1923). Nel 1932 alla mostra "Roma nell'Ottocento" i tre Coleman venivano ricordati nella sezione dedicata alla Gran Bretagna. Del C. apparve in quella sede un acquerello, I bersaglieri in marcia del 1879, conservato presso la British School di Roma. Nel 1978 sono comparsi sul mercato antiquario tre acquerelli: Frati cappuccini che giocano a bocce,Mendicanti,Modello e modella in riposo sulla scalinata di Trinità de' Monti (M. Fagiolo-M. Marini, Costume di Roma Ottocento, Roma 1978, p. 15).
Emergono dall'opera del C. doti di analisi e di attenta ricerca del dato reale, nelle quali non manca di affacciarsi una certa ironia tutta britannica. Una chiave, quindi, per sdrammatizzare, ma, nello stesso tempo, evidenziare la storia degli umili e dei diseredati, registrando quel mutevolissimo quadro sociale che offriva Roma alla fine del secolo.
Fonti e Bibl.: Oltre ai catal. delle mostre citate, vedi: L. Jannattoni, I pittori Coleman, in L'Urbe, XIII (1950), 4, p. 27; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlex., VII, p. 198.