CIPOLLA, Francesco
Visse nella seconda metà del Settecento e fu probabilmente di origine o almeno di formazione napoletana. Ignoriamo i dati anagrafici essenziali del C., del quale rimangono scarse e talora contraddittorie notizie sulla vita e sull'attività artistica. Con certezza sappiamo che per alcuni anni yisse in Inghilterra (nell'Enc. d. Spett. ilsoggiorno londinese è fissato al periodo che va dal 1771 al 1784; l'Eitner afferma che stabilì la sua residenza a Londra nel 1791: affermazione suffragata indirettamente dal fatto che tutte le composizioni del C. pubblicate in Inghilterra portano una data successiva al 1791). È molto probabile che tra il 1784 e il 1786 fosse attivo a Napoli dove - secondo la testimonianza del Florimo, - vennero rappresentate alcune opere per musica che il Florimo attribuisce al C. stesso: in realtà si tratta di riadattamenti operati su melodrammi di altri compositori dal C. il quale, in alcuni casi, aggiunse anche parti nuove.
Le quiattro opere in questione (due comiche e due serie) sono precisamente Ilbarone burlato (libr. G. Petrosellini, rimaneggiato da G. Bonito e rappresentato al teatro Nuovo di Napoli nell'inverno 1784; si tratta di una versione in tre atti de Il pittor parigino, musica di D. Cimarosa, rappresentato nel 1781 al Valle di Roma, nella quale sono inclusi alcuni pezzi nuovi del C.); La scuola de'gelosi (commedia per musica rappresentata al Nuovo di Napoli nel carnevale 1785. A pagina tre del libretto si legge: "La poesia è del signor Bertati veneziano. Rifatta dal signor d. Giovanni Bonito p.Arcade, ed accademico fiorentino. La musica è del signor d. Antonio Salieri maestro di cappella all'attual servizio di S.M.C. l'Imperatore. La cavatina di Emest, atto I° scena quarta, di Blasio atto I° scena quarta, l'aria della Contessa atto II° scena dodicesima ed il duetto nell'atto III° sono del signor d. P. Cipolla maestro di cappella napoletano."; cfr. Sesini, p. 483); Telemaco nell'isola di Calipso (dramma per musica rappresentato nel real teatro del Fondo di Napoli "per terza opera di questo anno 1785", su libretto di C. S. Capece. Già musicata nel 1718dallo Scarlatti e successivamente da altri musicisti, come ad es. il Sor nel 1757, la paternità di quest'opera è attribuita dal Florimo [IV, p. 350]al C.: a pag. 5 dei libretto si legge però soltanto: "La musica è diretta dal sig. d. Francesco Cipolla maestro di cappella napoletano"); infine IlPolifemo (dramma per musica su libretto anonimo, rappresentato al r. teatro del Fondo "per quarta opera di quest'anno 1786". Anche in questo caso la attribuzione dell'opera al C. deriva dal Florimo, mentre nel libretto si legge sempre che la musica fu diretta dal Cipolla).
Oltre a queste musiche per il teatro, il C. compose anche un oratorio in tre atti, La Figlia di Iefte (la partitura, ms., è conservata nella Biblioteca dei conservatorio S. Pietro a Maiella di Napoli: 25.2.14), nel quale sono incluse alcune arie del Cimarosa e precisamente: "Se fui sempre amiche stelle", atto primo, p. 54 e "Son padre alfin", atto secondo, p. 40. Scrisse inoltre numerose arie, canzonette ed altri brani vocali che furono tutti pubblicati in Inghilterra e che sono conservati nelle più importanti biblioteche inglesi. Ricordiamo infatti: TwoItalian cantatas... op. I (London 1794); SixItalian canzonets with an accompaniment for the pianoforte or harp... op. II (ibid. 1795); Six Italian & English canzonets..., op. III (ibid. 1798); SixItalian canzonets, with a piano forte or harp accompaniment, with twenty one preludes, op. IV (ibid. 1799); SixItalian canzonets with a piano forte or harp accompaniment... op. V (ibid. 1800); Four Italian airs, and two Pavatinas... op. VI (ibid. 1799); SixItalian trios, with a pianoforte or harp accompaniment... op. VII (ibid. 1799); Twelve Italian canzonets... op. VIII (ibid. 1799); Six Italian. Canzonets ... op. IX (ibid. 1800); Four Italian rondos and one duett with recitatives and an accompaniment for the piano forte or harp op. X (ibid. s. d.); Six Italian canzonets with piano forte or harp accompaniment.. op. XI (ibid. 1800c.). Presso la British Library di Londra è inoltre conservato ms. (Additional 14.202, f. 161) un duettino del C. dal titolo "Narrate, ò miei sospiri".
Fonti e Bibl.: F. Florimo, La scuola musicale di Napoli, IV, Napoli 1881, pp. 136, 138, 350; U. Sesini, Catal. della Bibl. d. liceo mus. di Bologna, V, Libretti d'opera, Bologna 1943, pp. 123, 483; U. Manferrari, Diz. univ. delle opere melodramm., I, Firenze 1954, p. 254; A. Loewenberg, Annals of Opera 1597-1940, I, Genève 1955, coll. 367, 383, 534; The British Union-Catalogue of Early Music, a cura di E. B. Scluiapper, I, London 1957, p. 192; A. Hughes Hughes, Catalogue of Manuscript Music in the British Museum, II, London 1966, p. 79; Répertoire intern. des sources musicales. Einzeldrucke vor 1800, p. 140; F.-J. Fétis, Biogr. univer. des musiciens, II, p. 308; F. Clément-P. Larousse, Dict. des Opéras, I, p. 124; II, p. 1070; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, I-II, p. 450; Enc. dello'Spett., III, p. 876; Musik in Gesch. u. Gegenwart, App., XV, coll. 1493 s.