CECCARELLI, Francesco
Nacque a Foligno nel 1752. Nulla si sa sulla sua formazione musicale né sugli inizi della sua carriera artistica. Sappiamo tuttavia con certezza che egli cantò con successo nei principali teatri italiani: Perugia (1770), Venezia (1775, 1782, 1783, 1795) Napoli (1794, 1795) e Padova (1798). Dal 1778 al 1788 fece parte della cappella di corte dell'arcivescovo di Salisburgo. Il 1ºfebbr. 1788 fu assunto, con un salario di 800 fiorini, presso la corte di Magonza, dove era maestro di cappella Vincenzo Righini, e vi rimase fino al 1792. Il contratto gli concedeva ogni due anni un viaggio-licenza di sei mesi con l'incarico di organizzare concerti. Nel 1795 fa scritturato, con il titolo di "Kammersänger", alla corte di Dresda, dove morì il 21 sett. 1814.
Le notizie più diffuse sul C. si hanno dall'epistolario di W. A. Mozart. Senz'altro il suo nome era conosciutissimo: l'assunzione presso la corte di Magonza parla del "celebre castrato Francesco Ceccarelli". Mozart lo nomina spessissimo nelle sue lettere, anche quando è lontano da Salisburgo: segno evidente che la conoscenza che di lui aveva non era dovuta solamente a contingenti motivi di lavoro.
A Salisburgo il C. cantò, oltre che per l'accademia dell'arcivescovo Colloredo, anche per il di lui cognato conte Palffy. Il 21 dic. 1777 cantò la parte di soprano della Messa in sibem. K 275 di Mozart eseguita nella cattedrale di S. Pietro. Mozart scrisse appositamente per lui (aprile 1781) un Rondò per soprano, due oboi, due corni e archi (K 374): "A questo seno deh vieni", recitativo, "Or che il cielo a me ti rende", aria. Il rapporto di lavoro tra il C. e Mozart fu intenso a Salisburgo soprattutto nel periodo che va dal marzo al dicembre del 1781. Il 15 ott. 1790 il C. partecipò ad un concerto a Francoforte sul Meno: cantò un'aria nella prima parte e, nella seconda, un duetto con madame Schinck (Margarethe Luise Hamel).
Eccellente cantante, pur se la dolcezza della sua voce faceva contrasto con l'aspetto poco gradevole del volto, aveva un'ottima tecnica ed erano particolarmente apprezzati i suoi passaggi e lo stupendo trillo.
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