Uomo politico italiano (Lucca 1498 - Milano 1548). Di ricca famiglia mercantile, nipote di fra Pacifico B., educato a un'austera concezione di vita, ricoprì le più importanti cariche di governo dello stato repubblicano di Lucca fino a quella di gonfaloniere (1533 e 1546). Durante il secondo gonfalonierato il B. fu al centro di una congiura per liberare Lucca e la Toscana da ogni oppressione, eliminando i Medici; già dal 1541 il B. preparava il suo piano e nel 1544 si era alleato con Piero e Leone Strozzi, figli di Filippo. Ma la congiura fu svelata a Cosimo da un delatore, tale Andrea Pissini, e il B. fu arrestato per ordine della signoria lucchese e decapitato per sentenza d'un commissario dell'imperatore Carlo V, dopo due anni di prigionia trascorsi dapprima a Lucca e poi a Milano. Falliva così un tentativo, medievale nella sua ispirazione, ma aperto già a più ampio disegno di unificazione regionale e collegato, forse, con ideali di riforma religiosa; il B. vi campeggia con eroico rilievo morale, cui però non andò congiunta una chiara visione dei fattori politici.