Brioschi, Francesco
Matematico (Milano 1824 - ivi 1897). Laureato in ingegneria (1845), compì numerosi studi nel campo della fisica, della meccanica e dell’idraulica, contribuendo al rinnovamento in Italia delle scienze matematiche e applicate. Nel 1848 partecipò alle Cinque giornate di Milano e, dopo la restaurazione austriaca, si distinse fra gli esponenti più attivi della resistenza lombarda, capeggiando il gruppo dei mazziniani intransigenti. Chiamato nel 1850 a insegnare nell’università di Pavia (prima Matematica applicata, poi Analisi superiore), si avvicinò alle correnti moderate della borghesia intellettuale, schierandosi a favore del progetto cavouriano e, dopo l’Unità, militò nelle file della Destra. Eletto deputato nel 1862 e nominato quindi senatore nel 1865, svolse un’intensa attività politica. Socio nazionale dell’Accademia dei Lincei (1872), ne fu presidente dal 1884 alla morte. Dal 1863 al 1897 diresse il Politecnico di Milano dove insegnò Idraulica fluviale e Analisi matematica. Fu inoltre direttore del «Politecnico» e, con Luigi Cremona, degli «Annali di matematica pura e applicata».