BRANCATI, Francesco
Nacque in Sicilia nel 1607. Missionario gesuita, giunse in Cina nel 1637, morì a Shanghai il 25 aprile 1671. Assunse il nome cinese di Pan Kuo-Kuang. Fu per molto tempo capo della missione dei gesuiti di Shanghai, dove nel 1640 fondò una nuova chiesa. Ebbe rapporti di amicizia col celebre letterato e ministro Paolo Hsü, l'amico e collaboratore di Matteo Ricci. L'isola di Ch'ung-ming, alla foce del Yang-Tze Kiang, fu evangelizzata in quell'epoca. Quattro dei suoi abitanti, di cui il più autorevole era un medico, Hsü Ki-yuen, furono battezzati in Shanghai dal B. nel 1640. Nel 1663 a Shanghai e dintorni si contavano 66 cappelle e più di 50.000 fedeli.
Proscritta il 4 gennaio 1665 la religione cristiana, poco dopo la morte del primo imperatore manciù Shun-Chih, il P. Brancati e gli altri suoi compagni furono esiliati a Canton. Il decreto del marzo 1671, che autorizzava i missionarî a ritornare nelle loro sedi, gli permise di tornare a Shanghai, dove morì il 25 aprile 1671.
Scrisse in cinese, con stile chiaro ed elegante, nove opere religiose, varie delle quali si ristampano ancor oggi.
Bibl.: H. Cordier, L'imprimerie sino-européenne en Chine, Parigi 1901, pp. 6-7; J. de la Servière, les anciennes Missions de la Comp. de Jésus en Chine, Shanghai 1924; P. Colombel, Histoire de la Mission du Kiang-nan, Shanghai s. a., litogr.