BOSCO, Francesco
Non trevigiano, come lo credette il Liruti, suo biografo settecentesco, ma mantovano, com'egli stesso attesta in un carme all'amico A. Baratella, il B. fu letterato di modesto rilievo e uomo dei Gonzaga: cancelliere nel 1395, ai tempi di Francesco I (Libri commemoriali della Repubblica di Venezia,Regesti, a cura di R. Predelli, Venezia 1883, III, p. 250), inviato personale di Gianfrancesco a Venezia nel 1414 e fino al 1416 almeno (Arch. di Stato di Venezia, Senato. Segreti, reg. VI, cc. 15r, 28r, 40v, 64r). Più tardi lo troviamo nel Friuli: a Udine, presente al testamento del padovano Zanino Sanguinacci il 18 ott. 1426 (Archivio notarile padovano, Tabulario, XXXIX c. 71v); e a Cividale, impegnato a comporvi il poemetto latino De civitate Austria, dedicato ad un Nordio, che sarà da riconoscere in quel Nordio de' Nordis, che fu camerario di Cividale nel 1422 e nel 1425, e non - come vorrebbe il Segarizzi - in quell'Antonio de' Nordis, che fu nel Consiglio di Cividale nel 1452. Non si può confermare la notizia, data dal Liruti che il B. fosse nel 1431 pubblico insegnante a Cividale. Secondo congetture del Segarizzi, che si fondava su un carme di compianto scritto da A. Baratella (cod. Marciano lat. XII, 172), il B. morì sul finire del 1426 o nell'anno successivo.
Della sua attività letteraria poco ci è rimasto: un carme ad A. Baratella nel codice di Oxford, Canoniciano lat. 115, c. 85 (edito in Segarizzi, A. Baratella..., app. 8, pp. 150 s.); cinque lettere del 1399 a Galeazzo Buzzoni (Archivio di Stato di Mantova, Carteggio di Mantovani, busta 2389); il poemetto De civitate Austria, conservatoci dal cod. Marciano lat. XIV, 287, cc. 185 ss., del sec. XVIII (copia a sua volta di un codice quattrocentesco di Cividale): libero rimaneggiamento in duecentosessantotto esametri, pieni di reminiscenze virgiliane, dei passi di Paolo Diacono che si riferiscono alla storia di Cividale.
Bibl.: G. G. Liruti, Notizie delle vite ed opere scritte da' letterati del Friuli, Venezia 1760, I, pp. 341 s.; G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, II, 3, Brescia 1762, p. 1825; qualche altra notizia aggiunse A. Segarizzi nello studio A. Baratella e i suoi corrispondenti in Miscellanea di storia veneta, s. 3, X (1916), pp. 86 s., e di corredo all'edizione del De civitate Austria, pubblicato prima sulla rivista Pagine friulane, XV (1903), pp. 179-81, poi in un raro opuscolo (Udine 1903). Sui Nordis, trasferitisi da Treviso a Cividale ai primi del Quattrocento, cfr. G. Grion, Guida stor. di Cividale e del suo distretto, Cividale 1899, pp. 318 s. Per un carme indirizzato al B. da Gian Nicola Salerno, cfr. R. Sabbadini, Versi latini di Gian Nicola Salerno, in Giorn. stor. della lett. ital., LVIII (1911), pp. 362 s.