BERTOS, Francesco
Scultore e fonditore. Veneziano, operò forse a Roma alla fine del sec. XVII, certo a Venezia ai primi del seguente. Noto soltanto per un breve ricordo dello Zani (che accenna anche ad un Girolamo B. pure scultore) fu da poco rivelato da numerosi gruppi in bronzo, già attribuiti a P. Tacca e P. Francavilla, e da altri in marmo, firmati semplicemente Bertos. Derivando, almeno nelle opere in marmo, forme e schemi dal Giambologna e maniera tormentata e nervosa dal veneziano G. M. Mazza, si scapricciò, nelle opere in bronzo, in bizzarre composizioni piramidali (trofei da tavola), ma chiuse entro una linea decorativa, con figure dalle forme serpentine, in pose acrobatiche, imitando in ciò il virtuosismo degli avoristi fiamminghi e tedeschi del Seicento. Molti di questi gruppi si trovano in raccolte private, specialmente straniere; due di bronzo e otto di marmo nel Palazzo reale di Torino.
Bibl.: L. Planiscig, F. B.; id., Dieci opere di F. B. conservate nel P. R. di Torino, in Dedalo, IX (1928-29), pp. 209-221, 561-575.