CICALA, Francesco Bernardino
Filosofo del diritto, nato a Lecce il 27 dicembre 1877; dal 1924 professore di filosofia del diritto a Firenze prima presso la facoltà di Scienze Politiche, poi (dal 1927) presso la facoltà di Giurisprudenza.
Formatosi negli anni del predominio del positivismo nella cultura italiana, ha partecipato, a suo modo, in posizione indipendente e solitaria, alla reazione antipositivistica del primo Novecento. Per dedicarsi interamente alla vocazione filosofica ha abbandonato gli studî di diritto romano (sua è la traduzione, Torino 1903-07, delle Pandette di H. Dernburg) soffermandosi particolarmente su problemi di filosofia del diritto e della morale, illuminati, tuttavia, da ampie premesse gnoseologiche (Introduzione alla teoria dell'essere, Città di Castello 1923; L'essere e i suoi elementi, Città di Castello 1926). Convinto dell'importanza preminente della funzione categorizzante della relazione come "categoria unica", ha costruito tutta la sua etica intorno al concetto di rapporto (Il rapporto giuridico, 1ª ed. Torino 1909, 4ª ed. Milano 1959; Il rapporto morale, Milano 1956) considerato quale forma della relazione, promotrice della sintesi in cui consiste l'attività logico-etica dell'uomo, grazie alla quale l'Ente si soggettivizza nell'Esistente. Così, pur dichiarando di muoversi "nell'orbita della filosofia scolastica", il C. ha inserito il suo pensiero, con libertà e autonomia, nell'ambito della tradizione spiritualistica italiana.
Bibl.: F. Battaglia, Il rapporto giuridico secondo F.B.C., in Riv. int. fil. d. dir., 1940, p. 115; P. Piovani, Il "rapporto morale" nel relazionismo di F. B. C., ibid., 1957, p. 234.