BENIGNO, Francesco
Architetto militare, era al servizio del re dei Romani Ferdinando d'austria già intorno al 1550, sebbene le prime notizie sicure datino dal 1556. In quest'anno egli presentò al re tre disegni della fortezza di Szigetvár, nel sud dell'Ungheria: nel primo disegno illustrava le fortificazioni esistenti nella città, nel secondo un progetto dell'architetto Horváth per il rafforzamento di esse e nell'ultimo un proprio progetto di completo rinnovamento delle difese, secondo le nuove necessità imposte dalla accresciuta potenza delle artiglierie. Il B., - che in questo periodo aveva la carica di sovraintendente
alle fortificazioni della regione d'Oltredanubio, sotto la direzione del consigliere imperiale di guerra Ferme Poppendorf, fu incaricato da Ferdinando di mettere in atto il suo progetto e si trasferì quindi a Szigetvár, dove le nuove difese da lui costruite, mentre duravano ancora i lavori, furono positivamente sperimentate con la resistenza, diretta dallo stesso B., al furibondo attacco portato alla piazzaforte da un esercito turco, che dovette ritirarsi. Nel 1559 il B. passò a lavorare a Comorra (Komárom) sul Danubio. In seguito compì un'ispezione alle fortificazioni di Györ, delle quali presentò alla corte un rilievo fatto con la collaborazione di Bernardo Gabellio, proponendo una sostanziale modifica alle opere compiute nel 1557 da Battista Temporal: egli intendeva rettificare il tracciato meridionale delle mura, aggiungendovi un altro bastione, e spezzare la cortina nel lato occidentale con un mezzo bastionetto. Una commissione reale, presieduta dal governatore di Györ, il conte Egone Salm, e composta dallo stesso B., dall'architetto reale Pietro Ferabosco e dal consigliere di guerra Giorgio Tannháuser, approvò il progetto dell'architetto e questi iniziò i lavori, che furono però completati da Bernardo de Magno, quando il B., nel 1564, passò a lavorare alle fortificazioni di Vienna. Nel 1566 fu nominato dal consiglio di guerra sovraintendente alle fabbriche militari dei generalato di Comorra, comprendente le piazzeforti di Györ, Pápa, Szigetvár e Magyróvar: in tutte queste fortezze il B. fece rilievi, propose modifiche e realizzò nuove opere. Progettò anche, insieme a Francesco da Pozzo, nuove fortificazioni per Wiener-Neustadt e Légrad.
Mancano notizie sulla sua origine e la sua morte.
Bibl.: F. Banfi-L. A. Maggiorotti, La fortezza di Giavarino in Ungheria ed i suoi architetti militari, specialmente Pietro Ferabosco, in Atti d. Ist. di architettura militare, II (1932), pp. 16-19, 81 s.; L'opera del genio ital. all'estero, Architetti e architetture militari. II. Architetti militàri in Ungheria, Roma 1936, v. Indice;L. Gerö, Magyarországi várépitészet (Storia delle fortificazioni in Ungheria), Budapest 1955, pp. 350, 387.