BAZZINI, Francesco
Nacque a Lovere da Marc'Antonio e da Lodovica Gaioncelli nell'anno 1593. Fece i suoi primi studi nel seminario di Bergamo e presso l'Accademia della Mia, sodalizio in cui veniva allora impartito l'insegnamento del canto a dodici ragazzi per il servizio della cappella di S. Maria. Distintosi assai presto per la voce stupendamente dolce e melodiosa, studiò anche composizione sotto la guida di G. Cavaccio; nel 1614 veniva iscritto nelìi, elenco dei professori. Per qualche tempo fu organista della chiesa di S. Maria Maggiore a Bergamo, poi la fama delle sue doti musicali (era divenuto anche un valente tiorbista) lo condusse alla corte di Modena, chiamatovi dal duca, che gli offri 300 ducati d'oro all'anno. Qui svolse la maggior parte della sua attività, celebratissimo come cantore e come suonatore di tiorba, presente in ogni manifestazione musicale della corte e della città, ad eccezione di un breve periodo in cui fu a Vienna, invitato presso la corte imperiale d'Austria, dove riscosse uguali successi e ammirazione. Ritornato a Modena, si recò a Venezia e a Firenze, infine nel 1628 cantò nel Teatro di Parma, in occasione dei festeggiamenti per le nozze del duca Odoardo Famese con Margherita de' Medici, molto apprezzato dal pubblico e dal duca, che gli fece ricchissimi doni.
Lo spettacolo cui partecipò il B. per le nozze dei principi dovette essere o quello grandioso (che inaugurò la sera del 21 dicembre il Teatro Farnese), costituito da musiche e intermezzi di quadrighe eseguite da nobili cavalieri, intitolato Il Torneo e terminante con apparizioni fantastiche, o forse quello precedente nel pomeriggio (eseguito nel teatro provvisoriamente eretto nel cortile. di S. Pietro Martire da Girolamo Rainaldi), con musiche e balli, inframmezzato dall'Aminta del Tasso e da intermezzi di d. Ascanio Pio di Savoia e di Claudio Achillini. Una descrizione di codesti spettacoli fu stampata da Marcello Buttigli con i tipi di Seth ed Erasmo Viotti a Parma nel 1629, senza, però, indicazione dei nomi degli esecutori, anche se nel frontespizio si legge che furono "recitati in musica dalle più eccellenti voci del secolo", fra le quali, appunto, deve includersi il Bazzini.
Nel 1636 affari di famiglia richiamarono il B. da Modena a Bergamo, dove rimase poi fino alla sua morte, avvenuta il 15 aprile 1660.
Cantore e strumentista di grande valore, il B. - secondo le informazioni del Calvi e del Mayr - avrebbe scritto anche molte composizioni musicali, di cui, però, si ricordano stampate (e s'ignora da chi, in quale anno e luogo) soltanto le seguenti: La rappresentazione di s. Orsola, oratorio con diversi strumenti, Suonate di Tiorba e Canzonette a voce sola.
Fratello maggiore del B. fu Natale, anch'egli nato a Lovere verso la fine del sec. XVI. Si sa che fu religioso e buon cantore alla chiesa di S. Maria Maggiore di Bergamo; nel 1610 gli venne conferita una cappellania (forse ad Ardesio, dove fu organista) e nell'anno seguente ebbe un aumento di stipendio. Nel 1628 sembra si trovasse a Venezia, perché da codesta città - e in qualità di organista di Ardesio - egli dedica, in data 1° aprile, a Leonardo Marinone una raccolta di Messe, Motetti et Dialogi a 5 concertati da lui composta ed edita presso Bartolomeo Magni. Scrisse inoltre due libri di Motetti a 1.2.3 & 4. voci, Messe & Salmi a tre concertati e Arie nove diverse, composizioni edite probabihnénte dallo stesso Magni a Venezia. Il B. morì ancor giovane a Bergamo nel 1639 e fu considerato, dal Mayr un eccellente artista e compositore.
Discendente dei due fratelli B. fu il celebre violinista e compositore Antonio Bazzini.
Bibl.: D. Calvi, Scena letteraria de gli scrittori bergamaschi... Parte prima, Bergamo 1664, pp. 155-157 (con ritratto inciso di Francesco); G. S. Mayr, Biografie di scrittori e artisti musicali bergamaschi... raccolte e pubblicate con note di A. Alessandri... con aggiunta degli scrittori musicali bergamaschi del P. Vaerini, Bergamo 1875, pp. 139, 184; P. Ferrari, Spettacoli drammatico-musicali e coreografici in Parma dall'anno 1628 all'anno 1883, Parma 1884, p. 9; A. Valentini I musicisti bresciani ed il Teatro grande, Brescia 1894, pp. 17 s.; G. Donati-Petteni, L'arte della musica in Bergamo, Bergamo 1930, p. 48; A. Geddo, Bergamo e la musica, Bergamo 1958, pp. 107 s.; R. Mitiana, Catal. critique et descriptif des imprimés de musique des XVIe et XVIIIe siècles conservés à la Bibliothèque de l'Université Royale d'Upsala, I, Upsala 1911, con. 19 s.; F. J. Fétis, Biogr. universelle des Musiciens, I, Paris 1873, p. 282; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, I, p.. 391 s.; Enc. della Musica Ricordi, I, Milano 1963, p. 210.