BARZAGHI, Francesco
Scultore nato a Milano il 10 febbraio 1839; morto il 31 agosto 1892. Studiò a Brera alla scuola di Giovanni Strazza e di Vincenzo Vela. Il primo successo l'ottenne a Bologna col suo gruppo Ercole e Anteo (1856). Esso gli valse la commissione delle statue dei santi Ilario, Venceslao e Adelaide per il duomo di Milano. Ma la sua rinomanza si affermò nell'esposizione del 1872 a Parigi, dove espose Frine e Amona cieca. Attivissimo, lavorò fino alla sua estrema età, alternando la scultura di genere con l'esecuzione di statue monumentali, fra le quali meritano speciale ricordo, a Milano, il Manzoni nella piazza di S. Fedele, il Giuseppe Verdi nell'atrio del teatro della Scala e il Napoleone III già nel cortile del Palazzo senatorio e ora al Parco. Ma il suo stile, determinatosi fino dalle prime opere, non conobbe faticose elaborazioni. Piacevole e franco modellatore, il Barzaghi concilia nella sua virtuosità di abile rifinitore del marmo un sano realismo con l'innato sentimento dell'eleganza.
Bibl.: E. V., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, II, Lipsia 1908 (con la bibl. precedente); G. Carotti, Commemorazione di F. B., in Atti della R. Accademia di belle arti, Milano 1892; V. Colombo, Le più belle opere esposte nella Mostra di Brera dal 1869 al 1910, Milano 1911; C. Boito, F. B., in Nuova Antologia, 1871, p. 406 segg.