BARSANTI, Francesco
Nato a Lucca verso il 1690, seguì per qualche tempo i corsi di giurisprudenza all'università di Padova, ma poi si dedicò interamente alla musica. Studiò con diversi maestri oboe e flauto e nel 1714, insieme con il concittadino Francesco Geminiani, si recò a Lmdra, dove lavorò come flautista e come oboista al Teatro dell'Opera Italiana, dando contemporaneamente lezioni private.
A Londra pubblicò anche le sue prime composizioni, per flauto e, basso contiúuo, dedicandole al conte di Búrlington. Dopo alcuni anni di attività londinese, il B. ritornò in Italia e nel M7 era a Bologna, ove dimorò qualche tempo. Ripartito nuovamente per l'Inghilterra, passò iii Scozia e nel M9 (sembra essere questa la data della prima edizione) pubblicò a Edimburgo una raccolta di canti popolari scozzesi da lui armonizzati e dedicati a lady Erskine. Secondo il Hawkins con tali lavori il B. contribuì a migliorare le condizioni della musica in quel paese. Nella nuova sede fu anche uno dei principali esecutori dei concerti organizzati dalla Edinburgh Music Society.
Dopo un breve ritorno nel 1735 a Lucca, dove suonò nelle feste musicali per la solennità della Santa Croce (13 e 14 settembre), il B. intorno al 1750 rientrò a Londra, accettando un posto di violinista all'Opera Italiana e suonando la viola anche ai Vauxhall Concerts durante l'estate. Negli ultimi anni di vita le sue condizioni finanziarie furono assai precarie e il Hawkins scrive che egli fu aiutato soltanto dal senso di economia di una eccellente moglie, da lui sposata in Scozia, e dal lavoro della figlia, cantante e attrice al Covent Garden. Il B. morì, probabilmente a Lmdra, in data anteriore al 1776.
Ottimo strumentista, il B. fu anche compositore di sicura educazione artistica e di stile originale, come può rivelarsi dai suoi Concerti grossi. Parte prima. Con duoi Corni, duoi Violini, Viola, Basso e Timpani. Parte seconda. Con duoi Oboè, una Tromba, duoi Violini, Viola, Basso e Timpani. Opera Terza (dedicati a Giacomo conte di Wemyss, e pubblicati dall'autore stesso ad Edirnburgo), che, sebbene rechino il privilegio reale in data 4 giugno 1742, dovettero esser composti negli anni successivi al suo ritorno a Londra. Questi concerti - ricordati anche dallo Schering per l'ampliamento dei mezzi tecnici, ossia degli strumenti - sono stilisticamente e storicamente importanti per l'insolito impiego e sviluppo dei fiati (comi, oboe, tromba e timpani) nel concertino, differendo in quest'uso il B. dai coevi compositori italiani che, secondo la tradizione- corelliana, riservavano agli archi anche il concertino. Una edizione moderna dei numeri 4 e 10 (entrambi in re maggiore) di questi concerti è stata curata da Emst Praetorius pei tipi delle Editions Eulenburg, London s. d. [ma 19371 (nn. 776777). Delle altre musiche composte e pubblicate dal B., si conoscono: [6] Sonate a Flauto o Violino, con Basso per Violone o Cembalo (s. I. n. d., ma Londra 1724); VI Sonatas per la Traversiera, o German Flute. Opera seconda, London [1728]; Sonatas or Solos for a Flute with a Thorough Bass for the Harpsichord or Bass Violin..., J.Walsh and J.Hare, London [circa 1731; Solos for a German Flute, a Hoboy or Violin, with a Thorough Bass for Harpsichord or Bass Violin. Opera Terza..., J.Walsh, London [c. 17351; Sonatas of three Parts for two Violins, a Violoncello and Thorough Bass made out of Geminiani's Solos... by F. B., J.Walsh, London [1735 Opera Prima nn. 7-12]; Dodeci [sic] Sonate a tre, cioè due Flautì o Violini e Basso [Per Giuseppe San Martini] date in Luce da F. B.,London [c. 17401; A Collection of Scots Tunes with the Bass for Violoncello or Harpsichord,A. BaiWe, Edinburgh 117421; Nove Overture a Quattro... due Violini, Viola e Basso. Opera Quarta [Edinburgh, 1745?1; Sei Antifone... Opera Quinta,Welcher, London [circa 17501; Concerti Grossi con due Violini, Viola e Violoncello obligati con due altri Violini e Basso di Ripieno. Opera Sesta... Questi Concerti sono composti da diversi Notturni del St. Martini [sic] da F. B., J.Walsh, London [17571; Six Sonatas for Two Violins and Bass... Opera Sesta, London [circa 1765].
Bibl.: J. Hawkins, A general history of the science and Practice of music, II, London 1853, p. 896; L. Nerici, Storia della musica in Lucca,in Memorie e documenti per servire alla storia di Lucca, XII,Lucca 1880, pp. 275 s., 294, 394; A. Scherìng, Geschichte des Instrumentalkonzerts bis auf dìe Gegenwart,Leipzig 1905, p. 69; Ch. Welch, Six lectures on the recorder...,Oxford 1911, p. 163; A. Bonaccorsi, I concerti grossi di F. B.,in Bollettino stor. lucchese, XI (1930), n. 2, pp. 101-103; H. G. Farmer, A history of music in Scotland,London 1947; W. B. Squire, Catalogue of Printed music in the Library of the Royal College of music,London 1909, p. 29; Id., Catalogue of printed music published between 1487 and 1800 now in the British Museum,London 1912, 1, pp. 124, 506; II, p. 458; W. C. Smith, Catalogue of Printed music Published before Moi now in the British Museum. Second SuPPlement,London 1940, pp. s, 69; F. J. Fétis, Biographie universelle des musiciens. I, Paris 1860, p. 254; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, I, pp. 349 s.; C. SchmidI, Diz. universale dei Musicisti, I, p. 119; Suppl., p.64; G. Grove's Dict. of Music and Musicìans, I, London 1954, p. 459.