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BARSANTI, Francesco

di Alberto Pironti - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 6 (1964)
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BARSANTI, Francesco

Alberto Pironti

Nato a Lucca verso il 1690, seguì per qualche tempo i corsi di giurisprudenza all'università di Padova, ma poi si dedicò interamente alla musica. Studiò con diversi maestri oboe e flauto e nel 1714, insieme con il concittadino Francesco Geminiani, si recò a Lmdra, dove lavorò come flautista e come oboista al Teatro dell'Opera Italiana, dando contemporaneamente lezioni private.

A Londra pubblicò anche le sue prime composizioni, per flauto e, basso contiúuo, dedicandole al conte di Búrlington. Dopo alcuni anni di attività londinese, il B. ritornò in Italia e nel M7 era a Bologna, ove dimorò qualche tempo. Ripartito nuovamente per l'Inghilterra, passò iii Scozia e nel M9 (sembra essere questa la data della prima edizione) pubblicò a Edimburgo una raccolta di canti popolari scozzesi da lui armonizzati e dedicati a lady Erskine. Secondo il Hawkins con tali lavori il B. contribuì a migliorare le condizioni della musica in quel paese. Nella nuova sede fu anche uno dei principali esecutori dei concerti organizzati dalla Edinburgh Music Society.

Dopo un breve ritorno nel 1735 a Lucca, dove suonò nelle feste musicali per la solennità della Santa Croce (13 e 14 settembre), il B. intorno al 1750 rientrò a Londra, accettando un posto di violinista all'Opera Italiana e suonando la viola anche ai Vauxhall Concerts durante l'estate. Negli ultimi anni di vita le sue condizioni finanziarie furono assai precarie e il Hawkins scrive che egli fu aiutato soltanto dal senso di economia di una eccellente moglie, da lui sposata in Scozia, e dal lavoro della figlia, cantante e attrice al Covent Garden. Il B. morì, probabilmente a Lmdra, in data anteriore al 1776.

Ottimo strumentista, il B. fu anche compositore di sicura educazione artistica e di stile originale, come può rivelarsi dai suoi Concerti grossi. Parte prima. Con duoi Corni, duoi Violini, Viola, Basso e Timpani. Parte seconda. Con duoi Oboè, una Tromba, duoi Violini, Viola, Basso e Timpani. Opera Terza (dedicati a Giacomo conte di Wemyss, e pubblicati dall'autore stesso ad Edirnburgo), che, sebbene rechino il privilegio reale in data 4 giugno 1742, dovettero esser composti negli anni successivi al suo ritorno a Londra. Questi concerti - ricordati anche dallo Schering per l'ampliamento dei mezzi tecnici, ossia degli strumenti - sono stilisticamente e storicamente importanti per l'insolito impiego e sviluppo dei fiati (comi, oboe, tromba e timpani) nel concertino, differendo in quest'uso il B. dai coevi compositori italiani che, secondo la tradizione- corelliana, riservavano agli archi anche il concertino. Una edizione moderna dei numeri 4 e 10 (entrambi in re maggiore) di questi concerti è stata curata da Emst Praetorius pei tipi delle Editions Eulenburg, London s. d. [ma 19371 (nn. 776777). Delle altre musiche composte e pubblicate dal B., si conoscono: [6] Sonate a Flauto o Violino, con Basso per Violone o Cembalo (s. I. n. d., ma Londra 1724); VI Sonatas per la Traversiera, o German Flute. Opera seconda, London [1728]; Sonatas or Solos for a Flute with a Thorough Bass for the Harpsichord or Bass Violin..., J.Walsh and J.Hare, London [circa 1731; Solos for a German Flute, a Hoboy or Violin, with a Thorough Bass for Harpsichord or Bass Violin. Opera Terza..., J.Walsh, London [c. 17351; Sonatas of three Parts for two Violins, a Violoncello and Thorough Bass made out of Geminiani's Solos... by F. B., J.Walsh, London [1735 Opera Prima nn. 7-12]; Dodeci [sic] Sonate a tre, cioè due Flautì o Violini e Basso [Per Giuseppe San Martini] date in Luce da F. B.,London [c. 17401; A Collection of Scots Tunes with the Bass for Violoncello or Harpsichord,A. BaiWe, Edinburgh 117421; Nove Overture a Quattro... due Violini, Viola e Basso. Opera Quarta [Edinburgh, 1745?1; Sei Antifone... Opera Quinta,Welcher, London [circa 17501; Concerti Grossi con due Violini, Viola e Violoncello obligati con due altri Violini e Basso di Ripieno. Opera Sesta... Questi Concerti sono composti da diversi Notturni del St. Martini [sic] da F. B., J.Walsh, London [17571; Six Sonatas for Two Violins and Bass... Opera Sesta, London [circa 1765].

Bibl.: J. Hawkins, A general history of the science and Practice of music, II, London 1853, p. 896; L. Nerici, Storia della musica in Lucca,in Memorie e documenti per servire alla storia di Lucca, XII,Lucca 1880, pp. 275 s., 294, 394; A. Scherìng, Geschichte des Instrumentalkonzerts bis auf dìe Gegenwart,Leipzig 1905, p. 69; Ch. Welch, Six lectures on the recorder...,Oxford 1911, p. 163; A. Bonaccorsi, I concerti grossi di F. B.,in Bollettino stor. lucchese, XI (1930), n. 2, pp. 101-103; H. G. Farmer, A history of music in Scotland,London 1947; W. B. Squire, Catalogue of Printed music in the Library of the Royal College of music,London 1909, p. 29; Id., Catalogue of printed music published between 1487 and 1800 now in the British Museum,London 1912, 1, pp. 124, 506; II, p. 458; W. C. Smith, Catalogue of Printed music Published before Moi now in the British Museum. Second SuPPlement,London 1940, pp. s, 69; F. J. Fétis, Biographie universelle des musiciens. I, Paris 1860, p. 254; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, I, pp. 349 s.; C. SchmidI, Diz. universale dei Musicisti, I, p. 119; Suppl., p.64; G. Grove's Dict. of Music and Musicìans, I, London 1954, p. 459.

Vedi anche
Gasparini, Francesco Musicista (Camaiore 1668 - Roma 1727), allievo di A. Corelli e di B. Pasquini. Nel 1700 circa si recò a Venezia ove fu direttore di musica presso l'Ospedale (Conservatorio) della Pietà, avendo allievi F. Bordoni e B. Marcello. A Roma (1725) fu maestro di cappella a S. Giovanni in Laterano. Compose molta ... basso In musica la più grave tra le voci maschili (per l’estensione ➔ voce). In senso lato si dice basso la parte più grave di una polifonia, sia armonica (per es. la nota inferiore d’un accordo), sia contrappuntistica (la melodia sottoposta alle altre). In una composizione orchestrale, si indicano come basso ... violoncello Strumento musicale ad arco, con 4 corde accordate per quinta (do1, sol1, re2, la2), appartenente alla famiglia del violino, della viola e del contrabbasso, nella quale occupa il posto del tenore o del baritono, con un’estensione dal do1 al mi5. Derivato nel 16° sec. dalla viola da gamba di registro basso, ... flauto Strumento musicale a fiato a canna cilindrica, in legno o in metallo, su cui sono praticati dei fori. Le note si ottengono con il frazionamento della colonna d’aria mediante l’apertura o chiusura dei fori. ● Fu strumento di notevole rilievo, con i crotali e il tamburello, nei culti misterici italici, ...
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    Musicista (n. Lucca 1690 circa - m. forse Londra prima del 1776), attivo dal 1714, salvo brevi interruzioni, a Londra e Edimburgo; è noto quale compositore di musica strumentale (concerti grossi, sonate, ecc.) e virtuoso di viola, flauto e oboe. Pubblicò a Edimburgo nel 1719 una raccolta di melodie ...
Vocabolario
francésco
francesco francésco agg. e s. m. [dal lat. tardo Franciscus, der. di Francus «franco1»] (pl. m. -chi), ant. – Francese: La terra che fé già la lunga prova E di Franceschi sanguinoso mucchio (Dante); i modi e le cadenze della prosa f. (D’Annunzio)....
francescano
francescano agg. e s. m. – 1. agg. Di san Francesco d’Assisi (1181 o 1182-1226) e dell’ordine da lui fondato: il movimento f.; la predicazione f.; la regola f.; l’abito f.; missioni francescane. Che è proprio di san Francesco d’Assisi e...
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