BARBARO, Francesco
Nacque a Venezia nel 1495, primo dei sei figli di Alvise. Fu camerlengo di Candia nel 1519, podestà di Monselice nel 1527, nel 1530 fu inviato a Costantinopoli, per succedervi al vicebáilo Pietro Zeno, insieme con l'ambasciatore straordinario Tommaso Mocenigo, col quale ebbe in comune il non agevole compito di eliminare i sospetti sorti alla Porta nei confronti di una lega antiturca, cui Venezia in qualche modo avrebbe avuto intenzione di partecipare.
Risulta podestà di Castelfranco nel 1532-33. Nel corso della guerra contro i Turchi fu provveditore generale della cavalleria leggera in Dalmazia (1537-38) e nel 1539 si recò come provveditore e bailo a Napoli di Romania (o Nauplia) con una nave carica di munizioni e soldati, ma per ordine del Senato, al fine di ottenere la pace con i Turchi, dovette consegnare loro la città nel 1540. Tornò allora a Venezia con una immagine della Vergine venerata a Nauplia con particolare devozione; l'immagine fu offerta con gran concorso di popolo al monastero dei SS. Rocco e Margherita ove si era monacata una sorella del B., Cassandra.
Eletto savio di Terraferma nel 1541, nel 1552 il B. fu provveditore a Zante, nel 1557 provveditore sopra le Ritratte dei beni ridotti a cultura, nel 1564 provveditor generale a Corfù e nel 1567 savio del Consiglio. Inviato nel 1568 a Cipro come provveditore generale, egli curò con particolare impegno la fortificazione di Nicosia.
Nella votazione che si svolse a Venezia il 14 marzo 1569 fu tra i quattro maggiori candidati per la carica di procurator de citra pur non venendo eletto; fu poi nominato provveditore generale di Dalmazia e Albania. Morì il 20 marzo 1570, prima di assumere la nuova carica.
Fonti e Bibl.: Venezia, Civico Museo Correr, cod. Cicogna 3757, B. Sagredo, Historia delle tre guerre de Veneziani con Turchi, c. 188; Vienna, Oesterreichische Nationalbibliothek, fondo ex Foscarini 6161,F. Longo, Libro I de i Commentari della guerra fra i Turchi e Venezia, cc.29 V, 30 V, 86 r; Venezia, Bibl. Naz. Marciana, cod. Ital.'cl. VII, 8304 (XV), G. A. Capellari Vivaro, Il Campidoglio veneto, 1, c. 100 v;Venezia, Civico Museo Correr, cod. Cicogna 2889, G. Priuli, Pretiosi frutti del Maggior Consiglio, I, pp.77-78; m. Sanuto, Diarii, XXVII-LVIII,Venezia 1890 1903, ad Indicem;G. A. Guarnerio, De bello, ~vprio,Bergorni 1597, p. 13; p. Paruta, Historia vinetiana,Venezia 1645, 1, p. 364; 11,P* 58; F. Corner, Ecclesiae Venetae, III, Venetiis 1749, p. 391; A. Morosini, Storia della repubblica di Venezia dal 1521 al 1615,1, Venezia 1782, p. 342; J. W. Zínkeisen, Geschìchte des osmanischen Reiches in Europa, Il,Gotha 1854, V. 718.